Notizie tratte da: Charles Seife, Le menzogne del web. Internet e il lato sbagliato della notizia, Bollati Boringhieri, Torino, pagg. 238, € 22,00, 18 ottobre 2015
LIBRO IN GOCCE NUMERO 60
(Le menzogne del web. Internet e il lato sbagliato della notizia)
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BUFALE CADUTE NELLA RETE –
Stampa. Invenzione della stampa: XV secolo. Invenzione del telegrafo: metà del XIX secolo.
Crippen. Nel 1910 il dottor Crippen uccise la moglie e, insieme all’amante, lasciò l’Inghilterra a bordo di una nave da crociera diretta in Canada. Dopo essere salpati, il capitano riconobbe i fuggitivi e mandò un messaggio via radio. Un agente di Scotland Yard si imbarcò su una nave più veloce, raggiunse il Canada prima del dottore, e lo ammanettò prima che potesse mettere piede sul continente americano.
Apple. «Engadget», rivista online che si occupa di telefonia, il 16 maggio del 2007 postò uno scoop sulla Apple: contrariamente a quanto promesso, l’azienda di Cupertino avrebbe posticipato l’uscita
del nuovo iPhone di mesi. Nel giro di pochi secondi le azioni delle Apple subirono una flessione del 2 per cento. Si seppe pochi minuti dopo che la notizia era falsa.
Bufale. T. Mills Kelly, professore di storia alla George Mason University, insegna ai suoi studenti come modificare o anche creare una pagina di Wikipedia, infilandoci una bufala. Nel suo corso «Mentire sul passato», Kelly chiede agli studenti di «inventare bufale e liberarle sulla Rete, per vedere se qualcuno ci casca».
Banda. «Sarebbe importante che il pubblico non pensasse che Wikipedia è “scritta da una banda di dodicenni”» (Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia).
Siria. La storia di un MacMaster, appassionato di fantastoria, di Edimburgo, che in Rete si spacciò per una donna siriana omosessuale di nome Amina Arraf così da rendere più credibili le sue idee su ciò che succedeva in Medio Oriente.
Falsi. Il sockpuppetry è l’uso di una falsa identità per trarre in inganno qualcuno.
Kung Fu. Il video di Ghyslain Raza, liceale canadese, diventato virale in pochi minuti: si vede il ragazzo mentre fa vorticare una lunga asta come fosse un’arma di kung fu. Soprannominato «Star Wars Kid», Ghyslain è diventato una star di Youtube e il suo video è stato visto più di 28 milioni di volte.
Originalità. «A chi legge non importa dell’originalità in quanto tale, non più di quanto importi a chi mangia» (Richard Posner).
Scarsità. «È una sfortuna per noi vivere nel momento di massimo aumento della capacità espressiva della storia umana, una sfortuna perché il surplus è sempre più traumatico della scarsità. La scarsità fa sì che le cose di valore diventino ancora più di valore, un cambiamento concettualmente facile da accettare. Il surplus invece fa sì che cose prima preziose smettano di esserlo, e questo manda la gente in paranoia» (Clay Shirky, docente alla New York University).
Photoshop. L’avvento di Photoshop ha cambiato il volto della truffa scientifica. Secondo l’Office of Research Integrity (Ori), un’organizzazione governativa che indaga sulle presunte violazioni deontologiche in ambito scientifico, nel 1990 i casi di manipolazione delle immagini costituivano meno del 3 per cento del totale esaminato. Nel 2000, quel numero era salito al 14 per cento. Solo quattro anni dopo, nel 2004, era balzato al 40 per cento, e nel 2008 sfiorava il 70 per cento.
Penney. Nel 2011, la catena di grandi magazzini J.C. Penney fu sorpresa a usare un sotterfugio per migliorare il suo ranking nelle ricerche su Google. L’azienda pagava per avere migliaia e migliaia di link esterni che rimandavano al suo sito web, tanto che le ricerche su Google di molti prodotti battevano persino concorrenti più grossi ed esperti di internet, come Amazon.com. «The New York Times», autore dello scoop, scrisse che quando si cercava «bagaglio a mano Samsonite» su Google, la Penney si piazzava al primo posto, battendo persino la Samsonite stessa.
Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 18/10/2015