Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 18/09/2015, 18 settembre 2015
LA LUPA E PASOLINI, MURAGLIONI D’ARTE FIRMATI KENTRIDGE
Romolo che fonda Roma e uccide Remo e il corpo di Pasolini ammazzato a bastonate riverso sulla sabbia di Ostia, la Vittoria alata che lentamente va in frantumi e il testone incrinato del Duce, santa Teresa scolpita in estasi da Bernini e Anita Ekberg ritratta da Fellini a bagno nella Fontana di Trevi accanto a Marcello Mastroianni, la Colonna Traiana e papa Clemente I, la Lupa capitolina e Tarquinio che violenta Lucrezia, Michelangelo e i bersaglieri di Porta Pia. Sfileranno in una processione lunga mezzo chilometro le scene più famose della storia di Roma, i trionfi e le sconfitte, dalla preistoria leggendaria fino ad oggi. Si potranno vedere, a partire dal 21 aprile 2016, sui muraglioni del Tevere nel tratto che va da Ponte Mazzini a Ponte Sisto. Al progetto, intitolato «Triumphs and Laments» sta lavorando l’artista sudafricano William Kentridge. Se ne parlava già da oltre dieci anni, ma l’annuncio ufficiale è stato dato ieri da Kentridge insieme all’assessore capitolino alla cultura Giovanna Marinelli, al direttore artistico Kristin Jones, all’architetto Luca Zevi che insieme a Jones, Rosario Pavia e Carlo Gasparrini ha fondato l’associazione Tevereterno, con lo scopo di valorizzare il tratto fluviale nel centro città con eventi di arte contemporanea. Kentridge ha mostrato i disegni a carboncino delle ottanta figure che poi, alte fino a dieci metri, animeranno i muraglioni. Per ora l’artista le ha tracciate sulle pagine di un vecchio registro dei conti. Sullo sfondo degli eroi si intravedono le cifre scritte a mano col pennino a inchiostro. «Ho scelto questo supporto ‘ spiega ‘ perché la carta usata del registro ha una tessitura e un ritmo che mi ha aiutato a scandire i tempi delle scene». Sui muraglioni invece non userà vernici. Per trasferire le scene, anziché sovrapporre materia al travertino, farà apparire i personaggi sottraendo alla pietra la patina organica che la ricopre e creando così silhouette bianche sul fondo grigio. La tecnica sarà la stessa che viene usata per pulire i muri imbrattati dai graffiti: acqua pura lanciata a pressione, senza prodotti chimici. L’assessore Marinelli ha sottolineato l’importanza di ricreare con eventi di questo genere l’antico legame tra Roma e il suo fiume, che risale alla fondazione della città e che è stato interrotto a fine Ottocento con la costruzione degli argini. Ha elencato le istituzioni che partecipano al progetto: comune, regione, ministero, municipi, assessorati alla cultura e all’urbanistica, al traffico e ai lavori pubblici. I costi, assicura Kentridge, saranno coperti da donatori privati e da tre gallerie d’arte che lo rappresentano in Italia. L’opera, simbolo della vanità umana, verrà cancellata nel giro di pochi mesi o anni, a seconda delle piene. L’inaugurazione, per il Natale di Roma, sarà accompagnata da un concerto composto da Philip Miller e suonato da musicanti romani e migranti, con ottoni, fisarmoniche, percussioni.
Lauretta Colonnelli