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 2015  ottobre 16 Venerdì calendario

NON TI FIDAR DI UN BACIO

Come da un punto di vista linguistico (scusate il gioco di parole, capirete presto perché) molti idiomi nel mondo non hanno l’apostrofo, così il bacio “apostrofo rosa tra le parole t’amo” è sconosciuto alla maggioranza delle culture sulla Terra. È questa la sorprendente scoperta fatta da una ricerca pubblicata su American Anthropologist che ha indagato sulla reale diffusione del “romantic/sexual kissing”, definito come contatto di labbra più o meno prolungato fra due individui. Sono state analizzate 168 culture differenti, da quelle più comuni nel mondo occidentale alle “nicchie” nel cuore della foresta e si è scoperto che nel 54% dei casi il bacio non è praticato di norma, anzi talvolta è considerato poco piacevole se non addirittura ripugnante (avvertenza statistica: la percentuale è calcolata sul totale delle culture esaminate e non sul numero degli individui). Il “romantic kissing” è la norma nel Medio Oriente, è prevalente nella quasi totalità dei Paesi europei, ma solo nel 55% delle culture del Nord America e nel 73% di quelle asiatiche. Baciarsi sulle labbra è praticamente inesistente nelle culture del Centro America, nell’Africa Sub Sahariana, nelle foreste della Nuova Guinea e dell’Amazzonia. A grandi linee si può affermare che c’è una relazione diretta tra il livello di complessità sociale e uso dei baci sulla bocca: maggiore è la prima, più frequenti i secondi. Non è chiaro, secondo i ricercatori, da dove viene l’abitudine di baciarsi sulla bocca e perché ci sia una così netta divisione tra culture che la accettano ed altre che la rifiutano. Da un punto di vista evolutivo, sappiamo che questa pratica è molto diffusa tra gli scimpanzé (ma non è dimostrato che abbia caratteristiche romantico-sessuali), il che fa pensare che in qualche modo sia radicata nel nostro patrimonio genetico costruito nei millenni. Un’ipotesi romantica (ma scientificamente non provata) è che questo tipo di bacio sia nato, nella notte dei tempi, come “trasmissione del respiro”, cioè della vita. Insomma, il massimo dell’amore, molto prima che arrivasse Cyrano.