Flavia Perina, il Fatto Quotidiano 15/10/2015, 15 ottobre 2015
DOVE C’È UN INDAGATO C’È RECORD DI PREFERENZE –
È come una regola matematica. Dove c’è un arrestato o un indagato c’è un recordman di preferenze. Lo erano gli arrestati di Mafia Capitale Coratti, Tredicine e Gramazio. Lo sono gli ultimi due potenti finiti nei guai. Mario Mantovani, il vicepresidente della Giunta lombarda a San Vittore da due giorni: il più votato in Lombardia, 13 mila schede. Pasquale Maietta, deputato di Fdi presidente del Latina Calcio finito nella retata del clan di “Cha Cha” Di Silvio: 10mila voti alle Europee, così tanti che quando si è trattato di fare le liste per le Politiche la Meloni ha scartato il fedelissimo Marco Marsilio per piazzarci lui.
Non siamo ai livelli di Andreotti, col mezzo milione di preferenze nel Lazio che mettevano in fuga chiunque, Fanfani compreso, ma ci torneremo presto: a 20 anni dall’abolizione, l’Italicum riporterà il sistema delle preferenze al centro della scelta dei deputati e i Mantovani, i Maietta, i Coratti, i Tredicine avranno un “tavolo” dove far pesare i loro voti ben più importante delle Comunali e delle Regionali.
Alla prossima tornata elettorale, chi oggi si meraviglia per la miseria contabile degli scandali, per i piccoli traffici in favore dell’associazionismo amico, per lo stadio gratis alla banda zingara del paese, per l’aiutino alla Coop o alla parrocchia, potrà riassaporare la grandeur del voto di scambio formato Parlamento. Cose tipo la piscina olimpionica e l’ospedale da 180 posti fatti costruire da Remo Gaspari a Gissi, 2.500 abitanti sul cucuzzolo di una montagna in Abruzzo. O lo svincolo autostradale della Genova-Voltri che Nicolazzi volle per Gattico, borgo piemontese di 3 mila abitanti dove tutti votavano per lui. Anche gli scontrini torneranno ad avere una loro dignità: Silvio Lega, che era solo un vicesegretario Dc, nelle ultime elezioni a preferenza spese 17 milioni di vecchie lire in ristoranti e figurava da poveraccio: Gava ne buttava più o meno altrettanti solo in francobolli.