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 2015  ottobre 15 Giovedì calendario

IL TENNIS ITALIANO IN UTILE NEL 2014

Non soltanto la storica finale degli Us Open tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci, ma il mondo del tennis italiano può salutare anche conti in ordine di una Federazione che, stando al bilancio 2014, appare in ottima salute in termini economici. La Federazione italiana tennis (Fit) ha infatti chiuso l’esercizio dell’anno scorso con ricavi in crescita dell’8% a 39,7 milioni e un risultato netto positivo di 1 milione.
Avendo presente che il dovere della Federazione non è quello di produrre utili, ma quello di sviluppare il proprio sport di riferimento senza registrare perdite, va detto che la gestione del presidente Angelo Binaghi appare più che soddisfacente.
I ricavi hanno continuato il trend in crescita degli ultimi anni (+135% dai nemmeno 17 milioni del 2004) e sono stati trainati, si legge nel bilancio della federazione, dall’andamento record degli Internazionali di Italia che da soli hanno contribuito per 21,4 milioni nel 2014, ovvero il 58% del totale. Il tutto accompagnato sia dal costante aumento dei tesserati che hanno toccato oltre 297 mila unità nel 2014 (+129% rispetto ai 129 mila del 2001). In questo, si legge nel bilancio, un contributo decisivo è venuto dal canale televisivo Supertennis (64 sul digitale terrestre e 224 sulla piattaforma Sky) che ha aiutato moltissimo nella rinascita della passione per questo sport in Italia. L’aumento dei ricavi si è accompagnato a un incremento degli investimenti nelle attività sportive (oltre 31 milioni ovvero l’82% del totale dei ricavi). Tra questi sono inclusi diversi servizi di «supporto tecnico ai tennisti durante i tornei del Grande Slam e Master Series» oltre a una assistenza di tipo medico.
Ieri intanto la Fit, che è l’unica federazione italiana ad avere il bilancio certificato dal 2012 (dal 2017 sarà obbligatorio per tutte le federazioni), ha presentato a Roma il suo bilancio sociale relativo all’anno 2014: «Un anno ottimo», ha spiegato Binaghi. «L’anno prossimo presenteremo il 2015 che è stato ancora più eccezionale. Siamo contenti di essere la prima federazione dopo il calcio in termini di fatturato consolidato, in quanto nel 2015 superiamo i 50 milioni di euro e cominciamo a essere un’azienda di discrete dimensioni». Binaghi inoltre non ha nascosto un certo orgoglio per i risultati raggiunti. «Così come le nostre giocatrici colgono straordinari risultati sul campo, noi vogliamo cercare di seguire e di stare in scia a loro e seguire il loro esempio. Nel nostro piccolo vogliamo essere i più bravi», ha spiegato.
Luciano Mondellini, MilanoFinanza 15/10/2015