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 2015  ottobre 14 Mercoledì calendario

LEDE IL DECORO

Se questa notizia fosse uscita un anno prima, il mio libro sulle dinamiche per cui nei giornali italiani si pubblicano tante notizie false nella totale indifferenza alla questione sarebbe stato del tutto superfluo. Per fortuna è arrivata solo ora e qualche copia sono riuscito a venderla: adesso al posto di 300 pagine bastano poche righe.
Oggi il Comitato di Redazione (l’organo sindacale dei giornalisti) del Giornale dell’Umbria ha reso pubblico il seguente comunicato:
«Il comitato di redazione anche sulla scorta delle numerose e vivaci segnalazioni giunte da parte dei colleghi, censura in maniera totale la decisione assunta dalla Direzione in data 12 ottobre 2015 – per altro in via autonoma e senza previo confronto con il Cdr stesso – di attivare l’iniziativa “Caccia all’errore”. La suddetta iniziativa, secondo il Cdr, lede in maniera evidente la professionalità, l’onorabilità e il decoro del corpo giornalistico della testata e rischia di arrecare un grave pregiudizio alla stessa. Per questi motivi viene chiesta l’immediata cessazione della rubrica da parte della direzione».
L’iniziativa che «lede in maniera evidente la professionalità, l’onorabilità e il decoro» dei giornalisti mette in palio ogni giorno cinque abbonamenti annuali in favore dei lettori che trovano e segnalano errori e refusi stampati sul giornale.
Anche il sindacato umbro dei giornalisti si è unito al CdR del giornale affermando che si tratta della «iniziativa più offensiva e dequalificante per i giornalisti di una testata che ci sia mai capitato di vedere», che «sa tanto di caccia alle streghe, di gogna, di lista di proscrizione».
Ne scrive ancora Mario Tedeschini Lalli, docente di Giornalismo digitale all’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino e responsabile per l’Italia della Online News Association, a cui lascio il commento.
«In altri Paesi esistono ombudsmen, “difensori dei lettori” o “public editor“, pagati dall’azienda stessa, ma indipendenti dalla direzione e dalla redazione, chiamati a far le pulci alla testata raccogliendo le segnalazioni dei lettori. Ci sono ogni giorno decine di correzioni di errori segnalati dai lettori pubblicate in apposite rubriche nei giornali di carta e riportate in coda agli articoli online.
Non entro nella vicenda metodologica (il mancato confronto con la direzione, la crisi della testata segnalata dal sindacato regionale) ma ammettere che errori si fanno, che i lettori ci possono aiutare ad identificarli e che una volta identificati si devono correggere apertamente, senza nasconderli sotto il tappeto, è l’esaltazione della professionalità giornalistica, non una sua lesione».