Filippo Facci, Libero 10/10/2015, 10 ottobre 2015
SASSI NEL CRANIO
Un genitore romano ha segnalato che il libro di fisica adottato dal liceo di suo figlio (al secondo anno) pone un quesito in questi termini: «Un sasso è lanciato da un cavalcavia alto 12 metri a una velocità di 1,8 m/s, mentre sopraggiunge un’auto. Se l’auto si trova a 82 metri dal cavalcavia e viaggia a 125 km/h, l’auto viene colpita?». Il titolo del quesito è «Sasso dal cavalcavia!» col punto esclamativo. Ora: prima di metterci a pontificare sul dilagare del relativismo anche nella scuola (forse l’obiettivo era accattivarsi gli studenti) avremmo dei suggerimenti per altri quesiti altrettanto seducenti: 1) Un’auto viaggia a 230 all’ora, in pieno centro storico, a una distanza di 187 metri dalle strisce pedonali: calcolare in quanti secondi stirerà il professore di fisica che le attraversa 2) Uno studente sottrae 50 euro dalla pensione della nonna ed esce per acquistare 2 dosi di crack da 26,6 euro: calcolare in che percentuale il pusher, per non rimetterci, deve tagliare la seconda dose 3) Ho una bomboletta spray che eroga un getto di vernice indelebile lungo 40 metri e largo 2,5 cm: calcolare quante ne servono per imbrattare l’intera facciata del comando di polizia, che misura 25 x 9 senza finestre 4) Sono a Gaza e scaglio due sassi di cm 2 x 3 in direzione di 12 soldati israeliani disposti a 2 per metro quadro (continua).