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 2015  ottobre 12 Lunedì calendario

E NEI RISTORANTI DELLE NOTE SPESE CACCIA AL «MENU DELLE DIMISSIONI»

La fila c’è. «Si deve aspettare» risponde stanca la cameriera all’ennesima richiesta di pranzare nel locale del dinnergate. «Davvero questo è il ristorante che ha contribuito alle dimissioni del sindaco? Non lo sapevo, ora lo dico al gruppo» risponde sorridendo una guida turistica norvegese che mostra la bellezza di piazza Margana, quando raccontiamo la storia. Ieri il locale la Taverna degli Amici non sembrava essere stato scalfito dalle pessime recensioni comparse su TripAdvisor proprio dal 7 ottobre, giorno in cui è scoppiata la bufera sulla cena di 120 euro pagata con la carta di credito del Campidoglio. Si passa dall’«atmosfera intima e magica» (post del 25 settembre), ai commenti al vetriolo «evitate di andare in questo ristorante», «posto con poca privacy». «Scusi ha letto le recensioni su TripAdvisor? Siete preoccupati?». Scuote la testa uno dei responsabili del ristorante. «Secondo lei io le parlo? Niente da dire». Bocche cucite, mentre altri commensali che ascoltano la conversazione ridacchiano, divertiti. Sul web i pro-Marino crocefiggono il locale, nella vita reale, invece, il ristorante sembra essere diventato il luogo di ritrovo degli anti-Marino, tutti pronti ieri a pranzare lì e a farsi servire da chi ha contribuito alle dimissioni (da ufficializzare oggi). C’è chi scatta foto, chi ridacchia, chi è proprio curioso di entrare nel luogo che resterà di sicuro nella storia delle amministrazioni capitoline. Si scattano anche foto al menu esposto fuori, chissà che non ci sia anche la lista dei vini («tutto rischia di andare in malora per una bottiglia di vino da 55 euro» aveva detto Alfonso Sabella).
Dei ristoranti coinvolti nella bufera degli scontrini solo quello di piazza Morgana è stato trafitto da recensioni negative. Salvo il ristorante Archimede Sant’Eustachio: le recensioni sono ferme al 5 settembre. Ieri serrande abbassate. «La domenica chiude» risponde un ristoratore vicino. Salvo dalle recensioni che stroncano anche il ristorante Sapore di mare, quello della smentita della Comunità di Sant’Egidio per una cena da 113 euro del 26 ottobre 2013.
«Non è stato invitato né ha partecipato alcun responsabile di Sant’Egidio» si leggeva in una nota del 6 ottobre. Odore di mare ieri a pranzo entrando nel locale, fotografie appese ai muri di star come Meryl Streep e Richard Gere, ci accoglie un ragazzone. «Noi non abbiamo mai parlato, mai rilasciato dichiarazioni e non lo faremo». Ma ha saputo delle recensione negative online contro La Taverna degli Amici? «Sì, ma non abbiamo niente da dire». Mai parlato e mai ricevuto recensioni negative. È proprio del 7 una recensione positiva. «Adesso basta... è da una settimana che venite qui voi giornalisti» grida un altro addetto al locale che fa troncare ogni conversazione.
Fanno una stramba tenerezza i camerieri al Girarrosto Toscano vicino a via Veneto. Si scendono le scale, i sorrisi di chi pensa di accogliere una nuova cliente diventano quasi smorfie di dolore (qui le dichiarazioni relative alla «cena di famiglia» e non offerta «alla stampa» la sera del 26 dicembre 2013 e la smentita dell’entourage dell’ambasciatore del Vietnam). Le risposte alle domande sono freddissime e decise, come il suono di un accetta che spezza una pietra. Ecco le schegge: «Nulla da dire», «niente», «assolutamente». Silenzio anche sul social delle recensioni ai locali: l’ultimo post è del 3 ottobre.