Marianna Baroli, Libero 8/10/2015, 8 ottobre 2015
TUTTI I GADGET DELL’EXPO: MIGLIAIA DI EURO SPESI OGNI GIORNO IN PASSAPORTI, SPILLE, CAPPELLINI VIETNAMITI E MASCOTTE DEI VARI PADIGLIONI
Il successo dell’Expo si misura anche da un dettaglio: tutti cercano, bramano, desiderano spasmodicamente un gadget che urli, a piena voce, per il possessore: «io lì ci sono stato». Se i negozi ufficiali, aperti in ritardo rispetto all’inaugurazione e targati Ovs ed Excelsior, attirano ma lasciano quel pizzico di amaro in bocca anche per i prezzi proibitivi, a spopolare sono invece i classici ricordini che profumano di vacanze in luoghi lontani, disponibili all’interno dei gift shop dei vari padiglioni e che non svuotano il portafogli. A un mese dalla fine dell’Expo, è partita la rincnorsa per portarsi a casa un pezzo dell’esposizione universale.
La frequenza con la quale vengono inseguiti i gadget consente addirittura di stilare una classifica dei più richiesti. Al primo posto c’è sicuramente il passaporto ufficiale dell’Expo. Copertina blu, pagine semplici che ricordano quelle di un vero documento di viaggio, la sfida da alcuni mesi è tra chi conquista più timbri delle varie nazioni. Il passaporto (il cui tarocco, già completo di tutte le stampigliature è in vendita a meno di 10 euro nei pressi del padiglione corporate cinese), nella versione ufficiale costa solo 5 euro ed è disponibile pressoché in tutti i negozi dei padiglioni e dei cluster.
Al secondo posto compaiono le spille. I badge dei padiglioni, le bandierine che legano in amicizia l’Italia e i paesi ospitati a Expo o versioni speciali (come le edizioni di Astana 2017 del Kazakhstan e Dubai 2020 del padiglione degli Emirati) sono diventate un gioco tra i volontari e i ragazzi degli staff. Molte di queste spillette, da collezionare, sono in vendita anche in alcuni store dei padiglioni, in versioni limitatissime e a volte a prezzi spropositati. Una bandierina, nel cluster del caffè, può costate fino a 10 euro. Si dice che per tutta Expo siano sparpagliate 300 spille differenti, leggenda metropolitana o verità? Per scoprirlo si dovrà aspettare il 31 ottobre.
Sul terzo gradino del podio dei più desiderati c’è il grande cappello di paglia in vendita al padiglione Vietnam. Utilizzato nelle risaie, a Milano durante la caldissima estate era il gadget per eccellenza perché copriva il capo pur mantenendolo fresco. Disponibile in due misure, grande e baby, ora si vende a 10 euro.
I veri collezionisti non si perdono invece nemmeno una bambola, una statuetta o un pupazzetto che sia mascotte o abbia le sembianze degli abitanti di un dato paese. Le più belle sono in vendita in Kazakhstan e sono piccole, tozze e fatte di pannolenci (18 euro). Le più romantiche invece si trovano nel cluster zone aride nell’area della Corea del Nord (5 euro).
Ultimi, ma di certo meno originali, sono tutti gli oggetti legati all’Expo o all’Albero della Vita. Se tra i primi spiccano le tazzine da caffè o i braccialetti di Cruciani in macramè colorato, i secondi si trovano in vendita sul Cardo o nello store vicino all’ingresso della Cascina Merlata. Il più gettonato di tutti è la riproduzione in miniatura dell’Albero della Vita, in vendita a circa 20 euro.