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 2015  ottobre 08 Giovedì calendario

IL MONDIALE DEI P.R.

Sono storie di passione. C’è chi da ragazza si piazzava davanti ai cancelli del paddock, tentando di commuovere i guardiani per passare. E chi per anni ha scritto o raccontato le gesta dei piloti, prima di saltare dall’altro lato della barricata. C’è chi ci è arrivato dopo un trascorso in Formula 1, e chi ha impiegato il tempo di una gara per innamorarsi di questo microcosmo di matti che viaggiano a 300 all’ora. Sono le storie degli addetti alla comunicazione della MotoGP, dall’alto dell’organizzatore Dorna ai vari team. Possono essere i più grandi alleati di un giornalista, così come feroci nemici. In ogni caso, da loro non si prescinde: gestiscono il weekend, minuto per minuto, dei campioni e ogni informazione riguardante il team. La rivoluzione social ha un po’ stravolto la professione e, proprio per questo, nel paddock si sta facendo strada una generazione più avvezza alle nuove frontiere della comunicazione.
Ignacio Sagnier, 42 anni, è da 5 anni responsabile della comunicazione Dorna, dopo aver seguito per il quotidiano Diario Sport il Barcellona: sotto di lui 33 persone gestiscono tutte le attività, dai giornalisti alle promozioni, ai rapporti con la Fim e ora anche la supervisione Superbike. Un’attenzione particolare è dedicata ai social: «Instagram in poco tempo è passato da 450 mila a 1.600.000 followers, sulla pagina Facebook abbiamo oltre 9 milioni di seguaci, 1,4 su Twitter. Oggi la MotoGP ha più appeal della F.1». A gestire la comunicazione, gli accrediti (59 nazionalità nel 2014, con un totale di 8316 accrediti, 72 tv, 99 radio e 133 siti web) e ogni altra esigenza o emergenza c’è Friné Velilla, «l’angelo custode della sala stampa», da 11 anni in Dorna.
Paolo Pezzini, 53enne, responsabile ufficio stampa prodotto e racing di Piaggio, dopo la laurea in economia a Pisa, era assistente nel dipartimento di scienze economiche. «Sognavo di insegnare storia economica». Con lui, a seguire Bastianini per la Moto3 del team Gresini, c’è Alberto Cani. Julian Thomas, 57enne di Aylesbury, vicino Silverstone, dopo la laurea in storia volò a Roma a insegnare inglese. Ma a fine ‘89 sfogliando Autosport lesse l’annuncio che gli cambiò la vita: «Cercavano qualcuno per seguire la F.3 in Italia. Telefonai e mi presero. Così conobbi Maurizio Flammini, che gestiva anche la Sbk. Nel ’98 arrivai in Ducati, con la quale sono rimasto fino al 2007 e di nuovo dal 2013, dopo un ritorno in Sbk». L’ufficio stampa di William Favero è il più strutturato, con Rossi e Lorenzo affidati ad Alen Bollini e Alberto Gomez. «Gestiamo le comunicazioni ufficiali, il sito internet e la produzione video. Le richieste, trattandosi di Valentino e Jorge, sono altissime: un centinaio di interviste l’anno».
Il sammarinese Alen deve il nome alla passione di papà per i rally e il finlandese Markku Alen. «Quando Valentino ritornò in Yamaha, Willy mi chiamò. Lo conoscevo superficialmente, da giornalista, ma lavorandoci assieme capisci perché lui è Valentino. L’aspetto più figo è assistere ai suoi meeting tecnici. Mi ricorda le lezioni all’università». Gomez, fino al 2012 era caporedattore Motori di Marca, quotidiano spagnolo. «Ma la chiamata Yamaha era un treno da prendere. Prima vivevo 24 ore da giornalista, ora ho scoperto l’altra parte della comunicazione». Disegnatore grafico, Rhys Edwards dal 2010 è con Honda. Oltre alla comunicazione cura anche il marketing. «I giapponesi lasciano libertà assoluta, purché siano informati. L’impegno più grande è stato partire con i social: nel 2011 non esisteva nulla, ora sono fondamentali, soprattutto Instagram che registra un’esplosione»
Milena Koerner, tedesca di Zwickau ma ormai italiana, da ombrellina per il team di Vasco Rossi nel 2002, oggi è arrivata a gestire l’hospitality Tech3, oltre alla stampa. È laureata in economia e commercio e in comunicazione interculturale. Elisa Pavan per Lucio Cecchinello cura anche la logistica. Federico Cappelli, senese, nato il giorno del Palio dell’Assunta del ‘74, è in Pramac «cercando di spostare la comunicazione al di là dei piloti, mostrando cosa succede nell’hospitality, nei box». Romina Bassini, invece, dopo la laurea in comunicazione ha puntato sul lavoro di ufficio stampa: fa parte del gruppo di Sky e sui campi di gara oltre a gestire la comunicazione del team cura anche quella dei canali motori della pay tv.