Notizie tratte da: Uwe-Karsten Heye, I Benjamin. Una famiglia tedesca, Sellerio editore Palermo, pp. 336, 18,00 euro, 1 ottobre 2015
Notizie tratte da: Uwe-Karsten Heye, I Benjamin. Una famiglia tedesca, Sellerio editore Palermo, pp
Notizie tratte da: Uwe-Karsten Heye, I Benjamin. Una famiglia tedesca, Sellerio editore Palermo, pp. 336, 18,00 euro –
Vedi Libro in gocce in scheda: 2339913
Vedi Biblioteca in scheda: 2334405
I Benjamin, una famiglia ebrea tedesca altoborghese composta dai genitori, Emil e Pauline, e i loro tre figli: Walter, Georg e la sorella Dora. I fratelli Benjamin si opposero al regime nazista e per questo pagarono con la loro vita. I Benjamin appartenevano all’antica nobiltà prussiano-ebrea. Risiedevano in Germania da più di trecento anni.
Vivevano nel ricco Westen di Berlino, la parte occidentale della città. «In questo quartiere di persone abbienti restai rinchiuso, senza sospettare la presenza di altri. I poveri – per i bambini ricchi della mia età esistevano solo come mendicanti», scrisse Walter nel suo manoscritto "Infanzia berlinese intorno al millenovecento". Walter fece a tempo, a differenza dei suoi fratelli, a conoscere il mondo della grande borghesia ebrea berlinese. Questa élite fu incapace di riconoscere per tempo il pericolo di ciò che avvenne dopo il 1933.
Emil Benjamin era spesso assente per lavoro. Commerciava in oggetti antichi e la sua attività lo portava spesso a Parigi. La famiglia viveva nell’agio e nel lusso. Era socio di una casa d’aste, membro del consiglio di sorveglianza e azionista di alcune società berlinesi. Aveva anche una partecipazione nell’Eispalast, il Palazzo del ghiaccio, poi ribattezzato Berliner Scala. Emil morì nel 1926 e Pauline nel 1930. Gli fu risparmiato di vedere il crollo del loro mondo.
Tutti e tre i fratelli terminarono l’Università.
Berlino nel 1892 era già una metropoli, con più di un milione di abitanti. Le prostitute ufficialmente registrate erano almeno diecimila. Il governo prussiano aveva proibito i bordelli e le prostitute erano costrette a lavorare per strada.
Georg Benjamin nasce il 10 settembre 1895. Tre anni prima, nel 1892, era nato Walter. Dora nacque 9 anni dopo Walter, nel 1901.
«Non molti fra coloro che usano l’apparecchio sanno quale scompiglio la sua comparsa provocò allora nelle famiglie. Il suono con cui si annunciava fra le due e le quattro, quando l’ennesimo compagno di scuola desiderava parlarmi, era un segnale d’allarme che minacciava non solo il riposo pomeridiano dei miei genitori, ma l’epoca nel cui grembo essi si abbandonavano al sonno», scrive Walter Benjamin sull’uso del telefono.
Nel 1906 a Tegel salì in aria il primo dirigibile semirigido. Nello stesso anno ci fu intorno a Berlino la prima gara ciclistica. A Mannheim si radunò il congresso del Partito socialdemocratico che approvò a grande maggioranza la separazione di partito e sindacati, contro cui si era opposta l’ala sinistra del partito guidata da Rosa Luxemburg e Karl Kautsky.
Dora. Aveva tredici anni quando nel 1914 scoppiò la Prima Guerra Mondiale.
Frequentò i corsi liceali per ragazze e poi studiò economia politica, conseguendo il dottorato all’Università di Greifswald. Lavorò poi in diversi ambiti dell’assistenza sociale e scrisse saggi di critica sociale.
Georg. Si arruolò come soldato e visse la follia della guerra di posizione e dei gas. Nel 1918 tornò nella Berlino rivoluzionaria e simpatizzò con i consigli dei soldati e la rivoluzione di novembre (1918-19), cominciata con la rivolta dei marinai di Kiel e la proclamazione della Repubblica. Tornato dal fronte cominciò a studiare medicina e divenne medico scolastico e pediatra a Wedding. Aderì prima al Partito socialdemocratico indipendente tedesco (USPD), un gruppo fuoriuscito dal Partito socialdemocratico tedesco, e poi al Partito Comunista (KPD). Per il KPD fu eletto rappresentante nel consiglio di quartiere a Wedding. Ebreo, medico e comunista.
Walter. Fin da piccolo era molto miope. Nel 1917 Walter sposa Dora Sophie Pollak, nata Kellner, da cui nel 1918 ebbe un figlio, Stefan. Il matrimonio durò tredici anni. Scrittore, critico letterario e filosofo.
Nel 1919 vennero uccisi Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, i due portavoce della Lega spartachista, da parte di membri dei Freikorps, organizzazioni paramilitari di estrema destra. Seguirono a Berlino scioperi e manifestazioni.
Tra i partiti di sinistra c’erano talmente tante divisioni che la repubblica ne uscì indebolita.
La Baviera nel 1919 rifiutò la Costituzione di Weimar, così come dopo la Seconda guerra mondiale avrebbe poi rifiutato quella della Repubblica Federale Tedesca.
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale a Berlino i bambini giravano denutriti e coperti di stracci. Molte ragazzine si prostituivano per strada. Durante un congresso sull’assistenza all’infanzia che si tenne nel 1922 a Ginevra si giunse alla conclusione che in Germania due milioni di bambini erano “votati alla morte” e altri sei milioni si trovavano in serio pericolo.
Nel 1924 in Germania l’inflazione sembrò superata, grazie all’emissione della nuova valuta temporanea, la Rentenmark, ai crediti americani e alla modernizzazione dell’industria.
Il 1930 segnò la fine delle illusioni con i suoi sei milioni di disoccupati.
Il Reichsgericht (Corte imperiale di Giustizia) con sede a Lipsia fu il tribunale supremo del Reich tedesco dal 1879 al 1945. Compromesso con il nazismo, venne sciolto alla fine della Seconda guerra mondiale.
Nel programma del Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi nel 1920 si legge: “Cittadino può essere solo chi è Volksgenosse (compatriota). Volksgenosse può essere soltanto chi ha sangue tedesco, indipendentemente dalla sua confessione religiosa. Un ebreo perciò non può essere Volksgenosse.”
Nel 1920 Dora presenta a suo fratello Georg la sua amica Hilde Lange, conosciuta al liceo.
Hilde era nata a Bernburg (Saale) nel 1902 e si era poi trasferita con la sua famiglia a Berlino. Era alta un metro e sessanta ed era esile. Soprannominata “l’indiana” per il suo colorito scuro e i capelli neri.
Nel 1918 Hilde Lange lascia l’Auguste-Viktoria-Lyzeum per passare al liceo scientifico, dove consegue la maturità nel 1921. Studia giurisprudenza e nel 1928 supera il secondo esame di stato con la valutazione “ottimo”. Fu una delle prime donne a studiare giurisprudenza. Le donne solo da poco avevano infatti il diritto di sostenere il secondo esame di stato. Dopo il primo esame di stato fece il tirocinio a Berlino presso il tribunale dei minori, all’ufficio di assistenza ai minorenni e nel carcere femminile.
Hilde e Georg si sposano il 27 febbraio 1926. Nel 1927 Hilde entra nel Partito Comunista e nel 1928 supera il secondo esame di stato. Nell’aprile del 1929 inizia la sua carriera di avvocato in due stanze ammobiliate vicino al municipio di Wedding.
Il 16 novembre 1931 nasce il loro primogenito Peter che muore il 2 dicembre. Lo trovano al mattino senza sensi nella sua carrozzina.
Il 27 dicembre 1932 nasce il secondogenito Michael che in epoca nazista verrà considerato “meticcio” in quanto figlio di un ebreo e di un’ariana e quindi sottoposto alle leggi marziali. Dopo il 1942 a Michael verrà vietato di frequentare qualsiasi scuola superiore. La madre gli farà da istitutrice. Michael diventerà un giurista e un professore, esperto di giurisprudenza e di filosofia del diritto. Morirà nel 2000.
Il 1 maggio 1929 il capo della polizia di Berlino vieta la manifestazione del Partito Comunista. Ne seguono scontri con numerosi feriti e arresti. Hilde assume la difesa di molti di questi.
Nel 1933 migliaia di comunisti e socialdemocratici vengono arrestati dopo l’incendio del Reichstag e portati in un campo di concentramento. “Schutzhaft”, la carcerazione preventiva applicata contro gli oppositori del regime senza processo né ricorso. In tutto il Reich furono messe in carcerazione preventiva duemila persone.
Georg è in detenzione preventiva dall’8 aprile 1933. Il 4 luglio viene poi trasferito nel campo di concentramento di Sonnenburg dove rimarrà per tre anni. A Hilde viene vietato l’esercizio della professione. Georg viene poi rilasciato inaspettatamente, fino al 1936 quando viene arrestato nuovamente.
Il “campo di rieducazione” di Sonnenburg è il primo campo di concentramento nazista, istituito nel 1933 alla presa di potere di Hitler. Non è ermeticamente isolato. Le SS ne sono responsabili. Nel 1934 torna ad essere un carcere e vi vengono imprigionati soprattutto stranieri provenienti da tutta Europa. Non esisteva un registro dei nomi. Nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 1945 le SS qui uccisero tutti i prigionieri, tra i settecento e i mille.
Il 1 aprile 1933 un comunicato del comitato esecutivo dell’Internazionale comunista diceva così: «L’instaurazione della dittatura scopertamente fascista, che distrugge tutte le illusioni democratiche nelle masse e le libera dall’influsso dei socialdemocratici, accelera i tempi di avanzamento della Germania verso la rivoluzione proletaria».
Il 29 giugno 1933 una lettera dell’Associazione dei medici di Berlino espelle Georg Benjamin in quanto rappresentante del Partito Comunista. Il 28 luglio 1933 una lettera dell’Ordine provinciale berlinese dei medici lo esclude “per appartenenza al Partito comunista”.
La maggior parte dei medici ebrei perse il lavoro e venne sostituita da medici ariani.
Nel 1933 Walter e Dora fuggono in Francia, che in quel momento rilasciava ancora facilmente permessi di soggiorno.
Dora arriva in Francia il 17 agosto 193. Ha trentadue anni. Fa subito domanda per la Carte d’identitè che aspetterà fino al 1934. In quel momento la Francia aveva un atteggiamento ambivalente nei confronti della Germania di Hitler.
A Parigi Walter incontra Bertolt Brecht e tra i due nasce una profonda amicizia.
Nel 1934 circa sessantamila persone avevano lasciato la Germania. Nel 1936 erano più di centomila. In totale furono più di mezzo milione quelli che se ne andarono e il 99 per cento lo fece per motivi razziali.
Nel 1936 la squadra olimpica francese entra all’Olympiastadion di Berlino con il braccio alzato nel saluto hitleriano.
Durante “la Notte di cristalli”, il 9 novembre 1938, vengono distrutti i negozi ebrei e rubati i loro beni privati.
Nel 1938 viene annunciato che nella circoscrizione dell’Alto Danubio sarebbe stato costruito un “campo di concentramento per i traditori del popolo”: Mauthausen. In origine c’erano cinque baracche in ogni fila e venticinque in tutto il Lager. In ciascuna erano ammassate fino a 1000 persone. La numero nove era quella degli ebrei. Nei crematori in cantina venivano bruciati i cadaveri dei prigionieri morti di fame. In sette anni vi furono rinchiusi duecentomila prigionieri. Ne morirono centotrentamila, di cui venticinquemila ebrei.
Per costruire il Lager vennero portati prigionieri da Dachau, che lavorarono in gran parte a mani nude.
Il “Volksgerichtshof” (“Corte di giustizia del popolo”) era un tribunale speciale istituito da Hitler con sede a Berlino, competente per i crimini di altro tradimento e politici.
Il 15 maggio 1940 Dora insieme a tutte le donne non sposate e senza figli tra i diciassette e i cinquantacinque anni, deve presentarsi al Vèlodrome d’Hiver. Il bagaglio non deve superare i trenta chili e deve contenere provviste per due giorni. Pochi giorni dopo Dora e duemila donne con lei vengono trasportate nel campo d’internamento di Gurs, nei Pirenei.
Il 14 giugno 1940 la Wehrmacht occupa Parigi e con l’armistizio del 22 giugno la Francia viene parzialmente occupata. Molti internati di Gurs poterono lasciare il campo.
Il 24 settembre 1940 Walter Benjamin va a chiedere aiuto all’amica Lisa Fittko. Le prime deportazioni erano già cominciate. In quell’anno agli ebrei era stato vietato il possesso del telefono o l’acquisto di un sapone.
Nel Reich dovevano essere proibiti gli animali domestici. Il ministero dell’Economia sperava così di risparmiare tonnellate di cereali. Pare che sia stato Hitler a voler limitare il divieto ai soli ebrei.
Il 26 settembre 1940 Walter Benjamin, a 48 anni, si suicida a Portbou sulla Costa Brava in Spagna mentre cerca di fuggire dall’arresto della Gestapo. L’ingresso in Spagna gli era stato negato perché nei suoi documenti mancava il timbro di uscita dalla Francia. I doganieri spagnoli lo volevano rimandare indietro nella Germania nazista. Soffriva di una miocardite e doveva evitare sforzi pesanti.
Il giornalista americano Varian Fry in meno di due anni, fino al suo arresto nel 1941, fece passare clandestinamente dalla Francia alla Spagna più di 2000 persone poi fuggite negli Stati Uniti.
Nel 1941 alla conferenza del Wannsee era stata decisa la soluzione finale della questione ebraica. Da allora gli ebrei dovettero portare la stella gialla.
Nel 1942 Michael, figlio di Hilde e Georg, non può più frequentare la scuola superiore in quanto ebreo. La madre diviene la sua insegnante privata. Nel 1948 a sedici anni Michael supererà brillantemente l’esame di maturità.
Il 26 agosto 1942 alle 1.30 di notte Georg Benjamin muore sul filo spinato percorso dalla corrente ad alta tensione del campo di Mauthausen. Hilde lo viene a sapere da una comunicazione per posta militare delle SS.
Nel 1942 la Wehrmacht occupa anche il Sud della Francia.
Dora alla fine del dicembre 1942 fugge in Svizzera. La Svizzera respingeva i profughi e rifiutava di accogliere gli ebrei per una disposizione del capo della Sezione di polizia del Dipartimento federale di Giustizia e Polizia. Dora fu invece arrestata e portata nel campo di Charmilles.
Il 20 luglio 1944 con il fallito attentato a Hitler e con la sconfitta dell’esercito tedesco a Stalingrado inizia la fase finale della guerra. Morirono più persone durante gli ultimi mesi di guerra che negli anni precedenti.
Il 12 maggio 1945 Hilde Benjamin riceve dal comandante russo a Berlino l’incarico di riorganizzare il tribunale di Steglitz-Lichterfelde. In quel momento l’Armata Rossa aveva la sovranità amministrativa su tutta Berlino. Hilde si fece consegnare le liste con i nomi dei membri del Partito nazista per cercare di capire quali fossero i giudici dal passato pulito. Furono designati tre giudici e lei fu nominata procuratrice.
Dopo la divisione di Berlino in quattro settori Hilde si trasferisce nella parte occupata dai russi. Membro del Partito Comunista passò poi alla SED (il Partito socialista unitario tedesco) il partito nato dall’unione forzata tra Partito comunista e Partito Socialdemocratico.
Dopo il 1945 molti tedeschi adottarono un atteggiamento difensivo nei confronti di tutto quel che era legato a Mosca.
Nel 1946 Dora Benjamin muore di cancro, in esilio in Svizzera.
Le prime elezioni comunali per l’intera Berlino avvengono nel 1946. La SED arriva al terzo posto con il venti per cento dei voti, dopo l’Unione cristiano-democratica (CDU). Vincono i socialdemocratici con il cinquanta per cento dei voti.
Hilde Benjamin, la moglie di Georg, diviene vicepresidente della Corte Suprema della DDR e poi nel 1953 ministro della Giustizia della Germania Est. In quanto tale fu responsabile della persecuzione penale dei criminali nazisti. La stampa della Germania Ovest la definì “Hilde la Sanguinaria”, la “russa” o la “Ghigliottina rossa”. Grazie a Hilde Benjamin con l’istituzione dei giudici del popolo (Volksrichter) fu possibile nella Germania Est continuare ad amministrare la giustizia.
Nel 1946 dei duecento studenti di giurisprudenza presso l’Università di Berlino meno di sessanta erano al secondo e al terzo anno. Prima di cinque o sei anni essi non avrebbero potuto contribuire alla nuova giustizia.
Nella DDR dopo l’allontanamento dei collaboratori con un passato nazista era molto urgente formare al più presto giudici popolari e futuri funzionari amministrativi che ricoprissero i ruoli vacanti.
Nei quaranta anni di storia della DDR sono state solo due le donne ministro: Hilde Benjamin e Margot Honecker.
La Deutsche Justizverwaltung fu l’organismo preposto all’amministrazione della Giustizia nella Zona di occupazione sovietica tra il 1945 e il 1949.
Nel 1946-47 vengono fondate facoltà di pedagogia in alcune università e anche facoltà di scienze sociali.
Nel 1946 anche la SED elimina la norma che non consentiva l’adesione nelle proprie fila agli ex membri del Partito nazista.
Nel maggio 1950 viene creato nella Germania Est il Ministero per la Sicurezza di stato (Staatssicherheit).
Durante i primi tempi della DDR molti speravano in una terza via tra capitalismo e fascismo.
In Germania Occidentale i responsabili del nazismo continuarono invece a ricoprire cariche nelle istituzioni e nelle amministrazioni, nella giustizia e nell’economia. Molti dirigenti nazisti furono assunti nell’economia, nell’amministrazione e nella giustizia della Repubblica Federale Tedesca, oltre che nelle redazioni di giornali e riviste, da Zeit a Spiegel.
Konrad Adenauer nella Germania Ovest rinunciò a all’epurazione degli ex membri del partito nazista.
La Polizia federale tedesca (Bundeskriminalamt, BKA) creata agli inizi degli anni Cinquanta, non si distingueva quasi dall’Ufficio centrale per la sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauptamt). Secondo uno studio recente commissionato dalla stessa BKA, nel 1959 la metà dei funzionari con mansioni direttive era composta da ex membri delle SS o di unità speciali della polizia, coinvolti in uccisioni di massa in Russia.
La revisione in sede giuridica del nazismo incominciò a Norimberga. Tuttavia il parlamento approvò una serie di misure che significavano in sostanza un’amnistia per le sfere direttive naziste che poterono continuare a ricoprire le cariche occupate.
Nella Germania Ovest si cominciò a mettere ordine nella giustizia grazie a Fritz Bauer, procuratore generale a Francoforte, un giurista tornato nella Germania Ovest dall’emigrazione. Ebreo tedesco e socialdemocratico era riuscito a scappare dopo diversi mesi di campo di concentramento. Impiegò 4 anni per riottenere il suo impiego statale. Nell’aprile 1949 dopo aver ricevuto la notifica che il suo “procedimento di denazificazione” lo aveva trovato pulito, ricevette la nomina a direttore del tribunale di Braunschweig (dove Hitler aveva acquisito la cittadinanza tedesca). Quando si insedia nel settore di sua competenza erano già state eseguite 985 indagini preliminari contro criminali nazisti e solo 80 erano riusciti a procedere. Per 836 procedimenti era stata disposta l’archiviazione. Nel Braunschweig, il Land più piccolo del Reich, fin dal marzo 1933 i membri della SPD e del KPD non potevano più partecipare alle sedute del parlamento regionale. Nel 1956 Bauer fu nominato procuratore generale a Francoforte. Dal 1960 si dedicò alla preparazione dei processi per eutanasia e su Auschwitz. Il 23 maggio 1960 lo stato di Israele avviò un procedimento penale contro l’ex SS Adolf Eichmann, rapito in Argentina da un commando israeliano e portato ad Haifa. Era stata una lettera di un ebreo tedesco emigrato in Argentina a fornire a Fritz Bauer il primo indizio sul luogo in cui si trovava Eichmann.
Per il processo su Auschwitz, di cui Bauer era responsabile, furono trovati millecinquecento testimoni e avviate indagini contro 950 ex appartenenti alle SS. Minacce di morte anonime riempirono la procura. Il 20 dicembre 1963, dopo cinque anni di indagini, si aprì il processo.
Nel 1968 Bauer morì di infarto.
La psicoterapeuta berlinese Anette Sion ha descritto i due stati tedeschi come due «gemelli tedeschi, figli di madre Germania e di padre Fascismo».
Bautzen. Nel carcere di Bautzen, città dell’Oberlausitz, tra il 1945 e il 1956, furono registrati circa 27.000 prigionieri, per lo più ex criminali nazisti. Fino alla consegna del carcere alla DDR nel 1956 vi morirono circa 3.000 prigionieri. Nel 1945 divenne il “Lager speciale 4” dell’NKVD, la polizia segreta sovietica. Nel 1950 per ordine della Commissione di controllo sovietico vengono chiusi i campi di internamento di Buchenwald, Sachsenhausen e Bautzen e i 3.432 prigionieri, con i loro fascicoli, vengono consegnati alle autorità giudiziarie della DDR.
Le corti si riunirono nella cittadina di Waldheim ed iniziarono dei procedimenti lampo, quasi del tutto privi di requisiti giuridici. I verdetti furono emessi a intervalli di un’ora l’uno dall’altro. Ci furono 32 condanne a morte, 24 delle quali furono eseguite. Vennero inflitti 146 ergastoli e 2.745 pene detentive superiori ai dieci anni. I condannati a morte erano per lo più giuristi nazisti che in passato avevano condannato a morte centinaia di persone.
Questi processi sono visti ancora oggi come la prova dell’arbitrarietà della giustizia nella DDR.
Nel 1956 Bautzen II viene sottoposta alla Stasi. Oggi la prigione della Stasi di Bautzen II è un memoriale dell’epoca successiva al 1945, inaugurato alla metà degli anni Novanta.
Nella Germania Est era garantita la parità tra i due sessi in un’epoca in cui in Occidente le donne dovevano avere il consenso del marito per aprire un conto in banca. Nella DDR anche i redditi tra uomini e donne erano quasi sempre equiparati.
In entrambi gli stati tedeschi esisteva un “diritto penale dell’atteggiamento interiore”. La Germania Federale proibiva ogni alternativa socialista di sinistra. La DDR demolì con le sue prigioni ogni speranza di un socialismo umano.
La Repubblica Federale riscattò tra il 1963 e il 1999 circa 34.000 prigionieri politici detenuti dalla DDR. In cambio Berlino est incassò valuta e merci per un totale di 3,5 miliardi di marchi.
Il commissario capo di polizia Heinz Gerhard Riedel fu scagionato nel giugno 1974 dal tribunale di Kiel, sebbene come capo della Geheime 570 avesse fatto uccidere sette partigiani.
Negli anni Settanta un tribunale di Monaco rifiutò di procedere contro ex SS per il loro “obbligo di eseguire gli ordini”.
Dopo i tredici processi di Norimberga si giunse nel giro di poco tempo a leggi che concedevano l’amnistia agli ex nazisti. Con la legge sui “131” fu abolito il divieto, sanzionato dagli alleati negli accordi di Potsdam, di riassumere i funzionari che nel 1937 fossero stati membri del partito nazista.
“131” erano chiamati tutti i dipendenti statali senza impiego alla fine della guerra, tra i quali anche coloro che erano stati allontanati per la loro attività nel Terzo Reich. Una legge del 1951 consentì la riassunzione di quanti non fossero stati classificati “rei principali” o “compromessi”.
Nel 1948 nella Germania Ovest i procedimenti contro i crimini nazisti erano 1819, nel 1955 erano 21.
Il 1 ottobre 1968 il Parlamento federale approvò la legge sugli illeciti amministrativi: furono accorciati a quindici anni i termini di prescrizione per il concorso in omicidio. Già quindi dall’8 maggio 1960 molti reati erano già prescritti. La legge fu opera di Eduard Dreher, alto funzionario presso il Ministero della Giustizia a Bonn, ex nazista.
Nella DDR tra il 1945 e il 1965 furono condannati 1.208 criminali nazisti, a 118 fu comminata la pena di morte e a 231 l’ergastolo.
Nella DDR per ogni centomila abitanti fu condannato per crimini nazisti un numero doppio di persone rispetto alla Repubblica Federale.
In un sondaggio del 1951 secondo il 40 per cento dei tedeschi occidentali lo stato nazionalsocialista aveva avuto anche del buono.
La Bassa Sassonia divenne il rifugio dei giuristi compromessi con il passato nazista. Fra i giudici della Bassa Sassonia nel 1945 il 65 per cento erano membri del Partito nazista, nel 1948 il 90 per cento. Oggi i successi elettorali del Partito Nazionaldemocratico Tedesco (NPD) sono concentrati nei medesimi luoghi.
Nella DDR i figli dei proletari avevano il diritto di studiare nelle scuole superiori.
Secondo la dottrina Hallstein, in vigore dal 1955 al 1969, se un terzo Stato instaurava rapporti diplomatici con la DDR si comportava in modo ostile contro la BRD. Walter Hallstein fu sottosegretario del Ministero degli esteri della BRD dal 1951 al 1958.
Con il Trattato di Mosca (1970) e il Trattato fondamentale (1972) la Repubblica Democratica tedesca fu riconosciuta ufficialmente come secondo Stato tedesco.
Ancora nel 1960 e nel 1964 per l’ultima volta alle Olimpiadi invernali ed estive si presentò una sola squadra per entrambe le Germanie.
Nel 1960 la Germania Federale si trovò di fronte a un’ondata di attacchi neonazisti.
Il 9 novembre è una data importante per la Germania: 9 novembre 1989 caduta del Muro, 9 novembre 1938 Notte dei Cristalli, 9 novembre 1918 rivoluzione e proclamazione della repubblica.
Fino agli anni Sessanta la struttura della Polizia Federale Tedesca ricalcava quella dell’Ufficio Centrale per la sicurezza del Reich: il 90 per cento del personale direttivo aveva già servito nella polizia prima del 1945. I due terzi del personale dirigente erano ex SS.
Nel 1972 nel primo discorso del cancelliere Willy Brandt sullo stato della nazione, si ammise la differenza tra i due stati tedeschi nel gestire il nazismo. La Repubblica Democratica Tedesca aveva proceduto alla rimozione dei quadri direttivi nazisti nella giustizia e nell’economia, nelle università e nei mezzi di informazione. Cresceva infatti il numero degli ex nazisti tra le fila dei profughi della DDR che scappavano ad Ovest.
L’Associazione dei medici tedeschi, riunitasi a Norimberga nel 2012, ha dichiarato che l’annientamento delle vite avvenne con l’aiuto dei medici che per proprio vantaggio accolsero con tranquillità il ritiro dell’abilitazione già rilasciata ai medici ebrei.
In Germania ci sarebbero circa 7 milioni di analfabeti funzionali. Alle scuole superiori il dieci per cento degli studenti, cioè tra i 60.000 e gli 80.000 studenti, non ottiene il diploma di grado più basso. Un bambino su cinque oggi in Germania vive sotto la soglia ufficiale di povertà.