Andrea Montanari, MilanoFinanza 30/9/2015, 30 settembre 2015
GUERRA PORTERÀ EATALY IN ASIA
Dopo oltre sei mesi di indiscrezioni e smentite – MF-Milano Finanza anticipò la fine della storia lo scorso 7 marzo – ora è arrivata l’ufficialità. Andrea Guerra lascerà l’incarico di consigliere strategico del premier Matteo Renzi, per andare a ricoprire quello di direttore esecutivo di Eataly, il gruppo di retail e made in Italy lanciato 8 anni da Natale Oscar Farinetti.
Dal prossimo 1 ottobre, l’ex ad di Luxottica (per dieci anni ha guidato il leader mondiale dell’occhialeria di Leonardo Del Vecchio) affiancherà i ceo Nicola Farinetti e Luca Baffigo Filangieri, e il presidente Francesco Farinetti nella gestione e nello sviluppo della società piemontese che chiuderà il 2015 con un giro d’affari consolidato vicino ai 400 milioni, rispetto ai 330 milioni registrati lo scorso anno. Una crescita legata in particolare ai risultati ottenuti dalla presenza a Expo2015: sono infatti previsti ricavi per 23 milioni dalla gestione dei ristoranti presenti all’esposizione internazionale. Guerra dovrebbe entrare anche nel capitale di Eataly, o direttamente nella società operativa o nella holding Eatinvest. Andando così ad affiancare Farinetti senior e la banca d’affari Tip di Gianni Tamburi. «Vorrei che diventasse azionista del gruppo», dice a MF-Milano Finanza lo stesso imprenditore che ha inventato il concept di Eataly. «Ma ancora non c’è nulla di formalizzato». Sono tre in particolare i contributi che Guerra darà alla società. «Sicuramente una forte attenzione all’organizzazione societaria. Oltre alla creatività industriale e a una visione ancora più internazionale», continua Farinetti. «Con una attenzione particolare per i mercati di Cina e India, dove dovremmo sbarcare nell’arco di prossimi tre-quattro anni». Accordo di co-marketing con altri player internazionali come fece nel decennio Luxottica? «Perché no. Credo che queste attività si possano sviluppare con un manager con lui», risponde il fondatore di Eataly.
Attualmente il piano di espansione estera prevede l’apertura dello store (5 mila metri quadrati) di Monaco di Baviera: opening previsto per il 26 novembre. Poi, tra dicembre e febbraio 2016, verrà inaugurato il negozio (9 mila mq) di Mosca, poi tra maggio e giugno del prossimo anno toccherà, dopo mesi e mesi di rinvii, al secondo punto vendita di New York. «Nel frattempo abbiamo già firmato i contratti per le aperture degli store di Boston, Los Angeles, Chicago e Toronto», continua Farinetti, «e in Europa per quelli di Londra e Parigi che apriranno tra il 2017 e il 2018, visto che anche in questi ultimi casi abbiamo riscontrato ritardi operativi». Una ragnatela di store che si andrà ad aggiungere a San Paolo («dove superiamo del 25-30% le più ottimistiche delle previsioni») e Seul.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 30/9/2015