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 2015  ottobre 31 Sabato calendario

Il mio articolo “Caro Renzi per durare, sia moroteo, parli meno, …” del 29 settembre ha sollevato alcune perplessità da parte di lettori, riconducibili al M5S

Il mio articolo “Caro Renzi per durare, sia moroteo, parli meno, …” del 29 settembre ha sollevato alcune perplessità da parte di lettori, riconducibili al M5S. Per rispondere a tutti, ho scelto la mail di Mauro B. “Mi riferisco al suo articolo su Italia Oggi tutto giusto, tutto perfetto, tranne, non me ne voglia, quando parla del M5S. Vorrei che lei analizzasse questo fenomeno politico. In certe fasce di popolazione si sono rotti i "gabasisi", come dice Montalbano, di tutti quei politici, politicanti, che parlano, parlano, parlano, senza fare nulla di concreto. Ogni grande problema è la sommatoria di tanti piccoli problemi. Risolti quelli, il grande problema si è ridotto a sua volta in un problemino. Per questo, alcune soluzioni portate avanti dal M5S sono molto positive. Lei sa analizzare, asetticamente, temi complessi, la prego di farlo indicando quale ruolo deve avere il M5S”. In realtà il mio articolo era una sintesi dei 18 mesi del Consolato Renzi e una proiezione sul suo futuro. La tesi che sostenevo nel pezzo è che, non certo nella forma, ma nella sostanza il disegno sotteso al “Nazareno” aveva avuto successo. Ragionando secondo le categorie del business e del management, bisogna riconoscere che Renzi ha cambiato natura al Pd, sta costruendo mattone dopo mattone il Partito della Nazione, l’edificio sarà completato prima del 2018, quando sarà operativo l’Italicum, le possibilità che vinca le elezioni sono molto alte. In pratica, il PD di Renzi ha completato il processo di “fusione per incorporazione” di FI, NCD, Scelta Civica, e i piccoli indiani ex berluscones. Sarà pure un prodotto di risulta ma nelle urne, “uno vale uno”. Ho la sensazione che il M5S (lo stesso vale per la Lega) non abbia analizzato a sufficienza il grande mutamento di cui Renzi è portatore. Ha introdotto nella politica la cultura del business e del management, si è subito liberato delle (inutili) sovrastrutture rappresentate dai cosiddetti “valori” e “ideali” tipici della Sinistra, ipotizzando la gestione del Paese secondo le modalità delle “Public Company” di stampo anglosassone. La proprietà è diffusa, parcellizzata (elettori), la si governa con accordi con Fondi e Investitori istituzionali, con un Board succube, ove gli amministratori indipendenti (finti) siano maggioranza, un management allineato. La “business idea? Il “Nazareno”, un accordo con Berlusconi, non scritto ma psicologico, basato su uno scambio: FI in cambio della “protezione della “roba” (Mediaset) e l’eliminazione dei “comunisti”. Non per citarmi, ma l’avevo scritto circa un anno fa. Per Renzi uno scambio a costo zero, oltretutto l’eliminazione dei “comunisti” era già nel suo progetto. L’operazione si è conclusa in questi giorni, con la “nomina” di Verdini a liquidatore di FI, mestiere in cui eccelle. La “Public Company” di Renzi (si scrive Partito Democratico, si legge Partito della Nazione) ormai è completata, è strategicamente collocata al centro del gioco, sta completando l’occupazione di tutti gli snodi del potere, il vecchio “cerchio magico” (la mitica Guardia imperiale di Saddam) sta riproducendo “cerchi di 2° livello” per governare la periferia. Nessun problema sul versante dei cosiddetti “poteri forti”, a parte che già ai tempi di Cuccia (massimo splendore) la definizione corretta era “poteri forti e loschi”, col tempo ridimensionati in “poteri loschi”. Come giustamente ha detto Rondolino al nostro Pistelli, costoro sono “camerieri dentro”. Quindi, no problem. Le due forze di opposizione rimaste, M5S e Lega, mi paiono confuse, nel caso del M5S manca persino il leader (Grillo e Casaleggio sono già, forse a loro insaputa, nel Pantheon del Movimento, due busti in marmo). Come scrivo spesso, con l’implosione della Sinistra (e l’esplosione della Ditta bersaniana) e il contesto internazionale, si è verificato un curioso scenario. L’impoverimento della classe media, ormai adiacente alla classe povera, sta creando un proletariato di grandi dimensioni che la Classe Dominante sta trasformando in consumatori a basso reddito di schifezze, governati con massicce dosi di sedativi. Certo sarebbe un grande giacimento di voti ma, per ora, né M5S, né Lega, appaiono culturalmente e politicamente attrezzate per avvalersene. Gli ideali del M5S sono freschi, hanno una loro dignità, ma quando si passa all’execution emergono imbarazzanti carenze. Si è visto come l’establishment europeo abbia liquidato Tsipras, in sei mesi lo hanno evirato con eleganza, ora è “normalizzato”, al pari di tutti i Premier del Sud Europa. E’ probabile che prima del 2018 Renzi si inventi una qualche variante del reddito di cittadinanza, modalità oltretutto coerente col modello di impoverimento che stanno realizzando passo dopo passo, sottraendo al M5S la loro bandiera. Caro Mauro B., non me ne voglia, saranno pure arroganti, ma Renzi e Verdini, rispetto ai loro oppositori, sono due “palloni d’oro” che giocano in serie B. Mi creda, non c’è partita.