Francesca Frediani, D, la Repubblica 26/9/2015, 26 settembre 2015
IL GIARDINO NEL METRÒ
Dopo il giardino sopraelevato della High Line, a New York nasce il primo parco underground al mondo: la Low Line. Lì dove c’era una stazione abbandonata, chiusa dal 1948 – il Williamsburg Bridge Trolley Terminal, vecchio capolinea dove i tram che arrivavano nel Lower East Side da Brooklyn, attraverso il ponte di Williamsburg, invertivano la rotta e tornavano indietro – presto dovrebbe nascere un polmone green sotterraneo. Al posto di resti di archeologia industriale, binari abbandonati e traversine annerite dal tempo, cresceranno piante e fiori grazie a pannelli solari, specchi concavi e convessi, cavi in fibra ottica e altre avanzatissime tecnologie capaci di catturare la luce solare all’esterno e convogliarla sottoterra, piante commestibili e verdure quasi da fantascienza, in un’oasi grande come un campo da football sotto le affollatissime Delancey Street e Essex Street (tra l’altro in una delle zone meno green di New York).
«Stavo facendo alcuni esperimenti di tecnologia solare applicata all’architettura quando un ingegnere della metropolitana mi disse di questo meraviglioso spazio inutilizzato», racconta James Ramsey, ex ingegnere satellitare Nasa, architetto dello studio Raad, autore del progetto insieme all’imprenditore Dan Barasch. «Nei due anni successivi ho sviluppato l’idea di nascosto, in ogni ritaglio di tempo libero». Finanziato su Kickstarter, il progetto conta fan entusiasti: Lena Dunham, Edward Norton, Craig Newmark (quello di CraigsList), Robert Hammond e Joshua David (creatori della High Line). E grazie a un altro crowdfunding da 200mila dollari si terrà una prima sperimentazione, da questi giorni, fino a febbraio 2016 in un deposito abbandonato a due isolati di distanza dal vero sito: il Lowline Lab, che servirà per testare la tecnologia solare e l’effettiva crescita delle piante (in collaborazione con il Brooklyn Botanic Garden) e convincere il Comune di New York a dare l’ok.