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 2015  settembre 27 Domenica calendario

PAPERONE «PROFETA» SULLE TORRI GEMELLE


Gli alieni trasportano via con dei magneti potentissimi il deposito di Paperon de’ Paperoni per rapinare il ricchissimo zio spilorcio di Paperino, però il deposito si va a infrangere contro le Twin Towers che all’epoca erano ancora lì a far bella mostra di sé in quel di New York.
È una delle scene finali di Attack on the hideous space monsters, disegnato nel luglio 1997 dal pluripremiato illustratore della Disney, Keno Don Hugo Rosa, specializzato nei racconti che riguardano Paperon de’ Paperoni. E che immagina questo scenario fantascientifico. Peraltro fino a quel momento del tutto inedito nelle trame dei fumetti con il marchio di Walt Disney. E che però si rivelerà profetico appena 4 anni dopo.
In Italia la storia è uscita nel 2000 nell’album Zio Paperone numero 132 (su Topolino non è mai uscita). Con questo titolo: Zio Paperone e l’attacco delle orrende creature spaziali. Titolo quasi identico. Da tempo questo numero di Topolino è introvabile ma sulla rete è un cult del complottismo dopo che la pagina Facebook denominata Ventenni che piangono leggendo la saga di Paperon de’ Paperoni ha pubblicato la striscia in cui si vede il deposito del papero più ricco del mondo buttare giù le Torri Gemelle.
Tremendo anche il commento di Paperino rivolto al ricco zio, per il quale seguiva dalla macchina insieme a Qui, Quo e Qua, questo deposito “volante” che si va a infrangere sulle Twin Towers: «Sembra tu abbia appena perso due palazzoni da adibire ad uffici..». Con Paperone che risponde: «Già ma potrò forse trasformarli in un’attrazione turistica».
Cosa che poi si è verificata con Ground Zero. Ce ne era a iosa per far scatenare i complottisti di tutto il social network di Zuckerberg che da tempo dicono che l’America l’attacco dell’11 settembre se lo è fatto e progettato da sola. Don Rosa già nel 2002 fu sentito da un giornalista americano, in tal senso, e troncò immediatamente l’intervista e da allora non accetta più di farne sulla striscia in questione.
Peraltro nei commenti più “razionalisti” si fa notare che nel 1997 già c’era stato l’attentato del 26 febbraio 1993, ispirato dallo sceicco cieco Omar Abdel Rahman, nei garage delle Torri Gemelle che pure aveva provocato sei morti e oltre 1000 feriti. Ma che avrebbe anche potuto causare la caduta delle Torri come poi invece avvenne con i due aerei pilotati da Mohammed Atta e dagli uomini di Osama Bin Laden l’11 settembre del 2001.
Il febbraio 1993 era l’epoca degli accordi segreti di Oslo tra Yasser Arafat e Israele, benedetti da Bill Clinton, che poi nel 2000 avrebbe fatto il tentativo di Camp David che si rivelò poco più che una foto opportunity. Per l’attentato venne impiegata una miscela di nitrourea e gas idrogeno del peso di circa 680 kg. La mente dell’attacco, Ramzi Yousef, sta scontando l’ergastolo a Florence in Colorado. Yousef è anche il nipote di Khaled Sheikh Mohammed che poi sarebbe stato implicato nel ben più grave attentato di otto anni dopo. Per quanto riguarda il disegnatore Don Rosa, dal 2006 non lavora più per la Disney e vive ritirato a Louisville a causa di una malattia agli occhi che gli ha impedito di continuare a designare. Dalla Disney Italia nessun commento sulle leggende metropolitane sinora fiorite intorno a questo cartoon del luglio 1997. Don Rosa è stato anche nel nostro Paese ospite di un’importante mostra di sue strisce disneyane.
Celebrato per la sua saga autobiografica sul papero più ricco e avaro del mondo (in lingua originale The Life and Times of Scrooge McDuck ), era stato l’ospite d’onore alla fiera del fumetto di Torino, la Torino comics l’8 aprile del 2011. In quell’occasione, però, nessun giornalista gli chiese conto della sua striscia “profetica”.
Per gli amanti dei particolari Paperone è stato creato nel 1947 da Carl Barks, il fumettista americano che diede vita per primo al “mondo dei paperi” disneyani: fra gli altri suoi personaggi il cugino fortunato di Paperino, Gastone, i ladri della banda Bassotti, la strega Amelia interessata al primo decino guadagnato da Paperone, la leggendaria moneta “Numero Uno”, nonché l’inventore Archimede Pitagorico.