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 2015  settembre 29 Martedì calendario

PERISCOPIO

Renzi si allea con Verdini. Più che di Sinistra ormai si può parlare di Ambidestra. Gianni Macheda.

Andai in seminario a sedici anni a Lucca, ma mi venne la malinconia. Paolo Del Debbio, conduttore tv. (Salvatore Merlo). Il Foglio.

Fare la pace con Marco Pannella? Io non ho fatto nessuna guerra. Pannella ha fatto tutto da solo, se vuole spiegazione si rivolga a lui. Emma Bonino. Agenzie.

Raitre è la più grande fabbrica di depressione d’Italia. Continua a produrre degli atti di camorrismo giornalistico. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Agenzie.

L’Unione europea è stata costruita contro il nazionalismo. Questa è stata la sua ragione di essere, perché il nazionalismo l’aveva distrutta. Javer Cerca, catalano, autore di L’impostore. Guanda.

Nella prima riunione indetta dal nuovo segretario del Labour Party, Jeremy Corbyn, si sono dati per assenti tutti gli ex leader del Labour ancora in vita, da Neil Kinnock, a Tony Blair, da Gordon Brown a Ed Miliband. Observer.

Gli europei sono stati la prima causa del loro stesso malessere. È il paese di Goethe, di Kant, di Beethoven che ha immaginato e realizzato la «soluzione finale». È il paese di Montesquieu, di Victor Hugo e di Jaurès che ha applaudito Pétain fino agli ultimi giorni dell’occupazione. È il paese di Dante, di Mazzini, di Verdi che ha creduto di ricostituire l’impero romano marciando dietro al Duce. È dal cuore delle cristianità che è uscito l’inferno. Jean Boissonat, Europe année zéro. Bayard. 2001.

«La fede di Papa Francesco è esagerata». «Crede anche nell’esistenza dell’Onu». Vignetta di ElleKappa. la Repubblica.

Da tempo il gruppo parlamentare di Forza Italia è una sorta di albergo del libero scambio, dove però non entra quasi nessuno (una Di Girolamo non fa primavera) mentre escono a frotte. L’ultimo gruppo di scissionisti lo ha guidato l’un tempo fedelissimo Denis Verdini. Pietro Ignazi. la Repubblica.

Tra un miliardario di destra che ha fatto fortuna con disinvoltura molto sospetta, si è comperato mezza politica italiana e ha governato con i fascisti, e un ragazzo cattolico della provincia toscana che ha cominciato a fare gavetta politica a 15 anni, c’è un abisso. Michele Serra. ilvenerdì.

I tedeschi non sono simpatici a nessuno, per motivi sia storici sia di politichetta contingente: la loro economia va molto meglio della nostra, la loro classe dirigente è infinitamente più seria della nostra, in Europa sono dei pesi massimi mentre noi siamo dei peli superflui, ci danno lezioni su tutto (dalla finanza pubblica all’accoglimento dei profughi) e in più sono governati dalla Merkel che contribuì alla caduta di B. (perciò è odiata dal centrodestra) e continua a snobbare Renzi (perciò è odiata dal centrosinistra). Marco Travaglio. Il Fatto.

Ancora una volta possiamo dire che gli extracomunitari vengono da noi a fare quelle attività che molti italiani non vogliono più fare, tipo pagare le tasse. Sono centinaia di migliaia di persone sfortunate, spesso condannate a un amaro destino: scappare dalle grinfie dell’Isis per finire in quelle dell’Inps. Dario Vergassola, umorista. ilvenerdì.

Una volta che le leggi le facciamo non ci dobbiamo meravigliare quando qualcuno le applica. Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione. Agenzie.

La Bce è affetta da un insanabile deficit di democrazia che è causato dalla sua indipendenza: un burocrate non eletto esercita un potere immenso, tale cioè da poter ricattare governi sovrani. Alberto Bagnai. il Fatto.

La Catalogna rappresenta il 19% del pil spagnolo, il 25% dell’export, un decimo del territorio, 826 chilometri di coste, sette milioni e mezzo di persone mediamente ricche come i danesi e i finlandesi. Francesco Battistini. Corsera.

Quel che trovo singolare nella storia di Adolf Hitler è la sua convinzione di agire per il bene della Germania. Ci sono criminali che agiscono, consci di fare del male. Hitler non era tra questi. Non si è mai coi forti e pericolosi come quando si pensa di agire per il bene. Gregory Samak, Il libro del destino. Nord editore.

La verità è che il regime iraniano dei mollah ha paura. Ha paura che la gente, prima o poi, non dica: «Vogliamo il velo più corto», ma: «Non vogliamo voi». Azar Nafisi, scrittrice iraniana, autrice di Leggere Lolita a Teheran, che vive negli Usa. (Vanna Vannuccini) la Repubblica.

Fra i 769 «tipi italiani» che ha biografato, chi mi è rimasto più impresso nella memoria è forse Bianca Casaroli, la bambinaia di Enrico Fermi, padre della bomba atomica. Alla cerimonia di consegna del premio Nobel accompagnava i figlioletti del fisico. Si mise a piangere quando le mostrai la foto della tomba all’Oak Woods cemetery di Chicago e mi chiese di lasciargliela. Poi Salvatore Paolini, cameriere di Adolf Hitler all’Obersalzberg, sulle Alpi bavaresi. Mi raccontò che il dittatore non mangiava mai carne, solo patate e verdure molto speziate, perché durante la prima guerra mondiale i gas mostarda gli avevano bruciato le papille gustative; e soprattutto dolci, torte enormi guarnite con panna montata. Una volta, mentre Hermann Göring, numero due del Terzo Reich, si faceva riempire il piatto di prosciutto al forno con i piselli, Paolini rimase impietrito perché il Führer sibilò: «Non sapevo che il maiale mangiasse la propria carne». Stefano Lorenzetto. Oggi.

Walt Disney mi mandò un biglietto: «Il tuo Topo Gigio è molto divertente e ti mando le mie congratulazioni. Sarei preoccupato per la sua concorrenza se non sapessi che sei italiana e, si sa, gli italiani non sostengono i loro talenti!». Maria Perego, in Io e topo Gigio. Marsilio.

Arrivo alla Scuola Normale di Pisa, con una borsa di studio. Incontro subito un ambiente fertile. La città aveva per me la stessa attrazione che avrebbe avuto Las Vegas per un giocatore di roulette. Fu incredibile. A 18 anni la vita è incerta e si può davvero riuscire a prendere il meglio o il peggio. Ho avuto fortuna. Adriano Prosperi, storico (Antonio Gnoli). la Repubblica.

Torneremo a fare grande ricerca, scoperte storiche, come quella dell’uomo di Colombo, per carpire i diritti di genere e ogni genere di diritto, diverso e uguale, dalla Donna Sapiens all’Eccetera Eccetera Sapiens. Alessandro Bergonzoni, scrittore satirico. ilvenerdì.

Ormai concentrazione significa soltanto affollamento. Massimo Bucchi. ilvenerdì.

Non ho mai capito perché una donna che amo non debba riamarmi. Roberto Gervaso. il Messaggero.

Paolo Siepi, ItaliaOggi 29/9/2015