27 settembre 2015
Sebastiano Magnanini, 46 anni. Originario del Veneto, piccoli precedenti per stupefacenti e il coinvolgimento in un maldestro furto d’arte una ventina d’anni fa: con due complici aveva portato via da una chiesa di Venezia, Santa Maria della Fava, un quadro del Tiepolo
Sebastiano Magnanini, 46 anni. Originario del Veneto, piccoli precedenti per stupefacenti e il coinvolgimento in un maldestro furto d’arte una ventina d’anni fa: con due complici aveva portato via da una chiesa di Venezia, Santa Maria della Fava, un quadro del Tiepolo. I tre speravano di guadagnare 20 milioni di lire a testa dal ricettatore, ma lasciarono troppe tracce: fumarono spinelli all’interno dell’edificio, a un certo punto uscirono per andare a bere in un bar vicino alla chiesa, e, al momento di scappare, lasciarono cadere l’opera per terra: dovette essere riarrotolata coi lacci delle scarpe. Così arrivò una denuncia e la confessione. Da poco residente a Londra, dopo aver sostato in Thailandia, Cambogia e Colombia, trovato cadavere, giovedì 24 settembre, nella parte Est del Regent’s Canal. Qualcuno l’aveva gettato in acqua attaccato a un carrello della spesa. E’ stato un passante a notare il cadavere e ad allertare Scotland Yard: i sommozzatori si sono gettati nelle acque per recuperare il corpo ma ci sono voluti giorni per l’identificazione di Magnanini, che non aveva con sè alcun documento e il cui corpo era già mezzo decomposto. Prima di giovedì 24 settembre a Londra.