27 settembre 2015
Carmela "Mela” Mautone, 47 anni. Bel viso incorniciato da una massa di ricci neri, «piena di vita», originaria di Napoli, viveva a Castengaldolfo e da pochi giorni faceva la supplente alla scuola elementare di via Rossini ad Albano Laziale
Carmela "Mela” Mautone, 47 anni. Bel viso incorniciato da una massa di ricci neri, «piena di vita», originaria di Napoli, viveva a Castengaldolfo e da pochi giorni faceva la supplente alla scuola elementare di via Rossini ad Albano Laziale. Due figli, un ragazzo e una ragazza di 14 e 17 anni, avuti dal marito Luigi De Michele, 48 anni, carabiniere, che fino a tre anni fa lavorava al nucleo investigativo di Frascati dove si occupava di rilievi scientifici e da poco tempo era in servizio al comando delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo. I due, in crisi profondissima da tre anni, vivevano ancora assieme ma stavano preparando le carte per la separazione contro la volontà di De Michele e avevano avuto più di un litigio sull’entità del futuro assegno di mantenimento. L’altro pomeriggio l’uomo aspettò la moglie fuori dal lavoro e appena la vide le si avvicinò, la chiamò per nome e le sparò due colpi di pistola: uno al petto, uno alla testa. Poi, quando la vide cadavere, in una pozza di sangue, sull’asfalto, ignorando le grida dei bambini appena usciti da scuola, si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco due volte: il primo proiettile mancò l’obiettivo, il secondo andò a segno. Alle 16,27 di mercoledì 30 settembre davanti alla scuola elementare di via Rossini ad Albano, Roma.