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 2015  settembre 26 Sabato calendario

QUAL È IL DRONE PIÙ VELOCE DEL REAME?

Fra modellismo e videogioco, fra sport e YouTube. Sono le corse dei droni che sfrecciano a 60 chilometri l’ora. Si chiamano “Fpv Racing” e stanno spopolando sul Web, dove i video delle competizioni accumulano milioni di click. Fpv è l’acronimo di “first person view”, perché i droni si guidano con visuale in prima persona, indossando un paio di occhialini a cui arrivano le immagini della telecamera montata sulla scocca. La sensazione della velocità viene percepita immediatamente dal pilota. Basta dare un’occhiata alle riprese, registrate con le classiche GoPro o con la più versatile Mobius Cam, per rendersi conto di quanto le gare siano tese ed emozionanti.
La mania è scoppiata quest’anno e ancora non ci sono veri regolamenti né standard per i modelli. Chi vince non è necessariamente il più bravo, ma chi ha il mezzo più dinamico. I “quadricotteri” da gara sono lunghi 25 centimetri e si trovano anche già pronti come quelli della tedesca Graupner. In Italia c’è la Airmovie Lab, azienda romana, che ha iniziato con il Prodigy Wood, interamente costruito in legno e con un sistema per proteggere le eliche. Ora è in arrivo un modello sportivo, il Prodigy Racer, che sarà commercializzato «con un sistema 3D per aumentare il senso di prossimità dagli ostacoli», ci racconta Nicola Formicola, a capo del progetto. La sua start-up, valutata circa un milione di euro, condivide i valori dell’open source. «La stampa 3D si diffonderà», prosegue Formicola. «Per questo ci piace l’idea di fornire liberamente gli schemi per optional e upgrade». Per aggiornare il drone, insomma, basta una stampante 3D (la più apprezzata dalla comunità resta la Prusa i3, completamente open source). L’Aerial Grand Prix è stato uno dei primi campionati a livello mondiale, da Melbourne al sud della Francia. In Italia i limiti imposti dall’Enac vietano di gareggiare all’aperto. Di qui le competizioni nelle fabbriche abbandonate. In America, ovviamente, sono più avanti: alla fine di luglio, a Sacramento, si è tenuto un campionato promosso da Fatshark, che produce visori da gara. E il network Espn, la più grande emittente americana dedicata ad eventi sportivi, ha mandato un team di tecnici per effettuare i primi rilievi e capire come trasmettere le gare.
Francesco Fossetti, la Repubblica 26/9/2015