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 2015  settembre 25 Venerdì calendario

TORNA A CRESCERE L’EXPORT DELLE ARMI

Nel 2014 l’Italia ha venduto armi all’estero per 2,31 miliardi di euro. È questo il valore delle licenze di esportazione autorizzate dal ministero degli Esteri, secondo la relazione del governo al Parlamento. L’export ha ripreso a crescere dopo il calo nel 2013 a 1,52 miliardi, il minimo degli ultimi dieci anni.
Queste cifre riguardano l’export definitivo. Sono esclusi dal calcolo i materiali esportati nei programmi governativi di cooperazione internazionale, come i pezzi per produrre il caccia Eurofighter o il cacciabombardiere F-35 e le fregate Fremm, il cui valore è diminuito da 627,6 a 337,7 milioni.
I principali esportatori sono le imprese del gruppo Finmeccanica (in testa Agusta e Alenia), Ge Avio, Elettronica, Piaggio e Beretta. Se si escludono i programmi governativi di cooperazione, i principali acquirenti di armi italiane sono Emirati Arabi Uniti con 304,24 milioni di euro e Polonia con 298,43. Nei primi dieci anche Gran Bretagna (221,10), Stati Uniti (171,67), Arabia Saudita (162,64), Oman (139,70), Norvegia (128,93), Perù (87,22), Filippine (72,99) e Algeria (61,63). Non risultano vendite a Siria, Libia e Iran, mentre ci sono India (56,82 milioni), Egitto (31,78), Pakistan (15,84), Giordania (11,6). La Russia ha comprato armi per 4,45 milioni, Israele 366mila, Cina 272.336 euro. La Grecia ha speso 6,93 milioni.