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 2015  settembre 25 Venerdì calendario

ALITALIA FA PROVVISTA IN DOLLARI

Il primo consiglio d’amministrazione di Alitalia riunito senza l’ex amministratore delegato Silvano Cassano si è ritrovato ancora una volta a parlare di soldi. In cassa ultimamente ne sono entrati parecchi, circa 500 milioni di euro tra la prima emissione obbligazionaria da 375 milioni del luglio scorso e la tranche da 120 milioni incassata in qualità di equity partner di Etihad, dopo il maxi finanziamento organizzato dalla compagnia emiratina sui mercati internazionali attraverso una società veicolo.
Il presidente Luca Montezemolo, che al momento detiene tutte le deleghe per la gestione, ha approvato un nuovo bond. Alla riunione del cda era presente anche il numero uno di Etihad, James Hogan, che è vicepresidente di Alitalia e ora ha deciso di seguire in prima persona ogni evoluzione del dopo-Cassano. La nuova provvista arriverà dal bond in dollari che la compagnia aveva allo studio già da quest’estate. I tempi sono cambiati strada facendo, anche perché l’azionista Etihad nel frattempo ha messo in piedi la complessa e inedita operazione di finanziamento collettivo da 700 milioni di dollari a beneficio di tutti i vettori partecipati (Alitalia, Air Berlin, Air Serbia, Air Seychelles, Jet Airways e Darwin). La cassa, insomma, sembra la priorità in questa fase di interregno al vertice, con Etihad che incalza sull’implementazione del piano di sviluppo e dopo la perdita di 130 milioni di euro emersa nel primo semestre.
Il nuovo bond ammonterà a 245 milioni di dollari (circa 217 milioni di euro), attraverso obbligazioni del valore unitario di 120 mila dollari. Mentre quello in euro di luglio scorso è stato collocato sul listino della borsa irlandese, per la nuova emissione si pensa al terzo mercato di Vienna, il sistema multilaterale di negoziazione della borsa austriaca. La scadenza sarà a cinque anni, con un tasso di interesse fisso del 5,775% e «con una possibile variazione di 60 punti base a seconda delle condizioni di mercato al momento dell’emissione», come ha spiegato ai consiglieri il cfo Duncan Naysmith. Quanto ai tempi, però, si è preferito allargare di qualche mese la finestra, rispetto al termine inizialmente indicato in fine agosto. Alitalia, infatti, si dà tempo fino al 30 marzo 2016 per tornare sui mercati finanziari.
Altre novità potrebbero arrivare dalla newco Etihad Airways Pjsc, la società veicolo utilizzata per il finanziamento collettivo. Oltre che a rastrellare liquidità sul mercato, infatti, la newco potrebbe essere utilizzata per altre operazioni finanziarie a sostegno delle compagnie partecipate da Etihad. Un’anteprima di questa nuova fase potrebbe essere rappresentata dalla ristrutturazione del debito di Jet Airways attraverso l’acquisto di un bond non convertibile. La compagnia emiratina non è nuova a iniziative congiunte. Lo stesso programma Project Box, nel quale si inquadrano i bond Alitalia, è al servizio di tutti gli equity partners, ai quali viene garantito l’accesso agli strumenti finanziari a parità di condizioni.
Intanto prosegue il giro d’orizzonte alla ricerca del nuovo amministratore delegato in sostituzione di Cassano. Gli ultimi rumors aziendali tendono a privilegiare la pista esterna rispetto alla promozione di un manager interno. La rosa perciò si restringerebbe a tre nomi: l’ex ad di Alenia Aermacchi Giuseppe Giordo, l’attuale chief revenue officer di Delta Glen Huenstein e il responsabile Etihad Equity Partners Bruno Matheu.
Un altro fronte caldo è rappresentato dal piano industriale per il salvataggio di Ams (Alitalia Maintenance Systems). Il dossier è arrivato sul tavolo del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. La società, che si occupa della manutenzione dei motori aeronautici, ha 240 dipendenti, lavora soprattutto per Alitalia ed è a rischio di fallimento. Il ministero ha convocato per il 1° ottobre le parti e il presidente della società Atitech, Gianni Lettieri. Per salvare Ams si pensava a una sua aggregazione al polo per la manutenzione aeronautica nell’area di Napoli-Capodichino, ma per la società non si è trovata ancora la soluzione.
Angela Zoppo, MilanoFinanza 25/9/2015