Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  settembre 24 Giovedì calendario

Papa Francesco incontra Obama • Si dimette l’amministratore della Volkswagen • Per il gruppo automobilistico tedesco potrebbero arrivare richieste di risarcimento miliardarie • Il Pd trova l’unità per la riforma del Senato • Le assicurazioni non vogliono più coprire i rischi dei medici • Negli Stati Uniti si ferma la crescita dell’ebook • Il pm chiede 30 anni per l’uomo che uccise Elena Ceste • Bpssetti provò a fuggire prima dell’arresto Papa Francesco/1 Papa Francesco ha incontrato Obama alla Casa Bianca

Papa Francesco incontra Obama • Si dimette l’amministratore della Volkswagen • Per il gruppo automobilistico tedesco potrebbero arrivare richieste di risarcimento miliardarie • Il Pd trova l’unità per la riforma del Senato • Le assicurazioni non vogliono più coprire i rischi dei medici • Negli Stati Uniti si ferma la crescita dell’ebook • Il pm chiede 30 anni per l’uomo che uccise Elena Ceste • Bpssetti provò a fuggire prima dell’arresto Papa Francesco/1 Papa Francesco ha incontrato Obama alla Casa Bianca. Prima dell’incontro a porte chiuse con il presidente, il pontefice ha parlato della necessità di «prendersi cura della nostra casa comune» con azioni per la tutela dell’ambiente, una «questione arrivata a un punto critico, ma abbiamo ancora un po’ di tempo». Poi l’impegno a favore dei migranti, la lotta contro la povertà e la richiesta di un maggiore impegno per costruire «società tolleranti e inclusive». È la premessa per un appello alla libertà religiosa che, ha riconosciuto il Papa, «è un patrimonio prezioso dell’America». Francesco non ha citato i temi bioetici e della morale sessuale (soprattutto aborto, matrimoni gay e contraccezione) che agitano la gerarchia ecclesiastica americana, dominata da vescovi conservatori. Ma un accenno indiretto alle unioni omosessuali c’è stato e ha fatto capire che tornerà su questi temi nei prossimi giorni al meeting di Filadelfia. Obama lo ha ringraziato in particolare per il contributo che ha dato al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti e ha citato le parole di Francesco: «Non restate mai ai margini della nostra marcia alimentata dalla speranza». Papa Francesco/2 Papa Francesco incontrando i vescovi americani: «Il linguaggio aspro e bellicoso della divisione non si addice alle labbra del pastore, non ha diritto di cittadinanza nel suo cuore e, benché sembri per un momento assicurare un’apparente egemonia, solo il fascino durevole della bontà e dell’amore resta veramente convincente». L’episcopato americano si è diviso, ma la missione è «collegiale» e Bergoglio esorta all’unità, «è già tanto dilaniato il mondo, la Chiesa non può lasciarsi frazionare o contendere». A chi fa resistenza in nome della dottrina ha risposto: «Non sono venuto per impartirvi lezioni, sappiamo tutti quanto ci chiede il Signore». Ha elogiato ciò che ha fatto la Chiesa americana «per la vita e la famiglia», l’«accoglienza degli immigrati», l’educazione, il coraggio nell’affrontare «i momenti oscuri» dello scandalo pedofilia, l’impegno «per guarire le vittime» e «continuare a operare perché tali crimini non si ripetano mai più». Volkswagen/1 Martin Winterkorn, amministratore delegato di Volkswagen dal 2007, 68 anni di cui gli ultimi 22 trascorsi nel gruppo di Wolfsburg, si è dimesso per lo scandalo dei test truccati sulle emissioni delle vetture diesel. La Ue: controlli in tutti i Paesi. Durante la sua guida Winterkorn ha quasi raddoppiato i ricavi, saliti a 200 miliardi, mentre la Volkswagen è diventato il primo produttore mondiale, superando Toyota. Lo scandalo, partito dagli Usa, si è allargato a tutto il mondo coinvolgendo 11 milioni di veicoli. Volkswagen rischia una multa fino a 18 miliardi di dollari, senza contare le possibili class action. Ma soprattutto deve ricostruire la fiducia tradita di milioni di consumatori. Ieri sul caso è intervenuta Bruxelles, invitando «tutti i 28 Stati membri a svolgere le indagini necessarie e a riferire alla Commissione europea». Il governo di Berlino, dal canto suo, ha smentito di essere a conoscenza delle irregolarità prima dello scoppio dello scandalo, come aveva sostenuto il giornale “Die Welt”. Volkswagen/2 Si pensa che contro la Volkswagen possa prendere l’avvio una class action con 11 milioni di potenziali aderenti. Solo per le 482mila auto vendute negli Usa la Volkswagen potrebbe sborsare una cifra vicina a 25 miliardi di dollari. E non è esagerato prevedere che per i 10,5 milioni di auto che restano nel resto del mondo Wolfsburg debba mettere in conto un esborso almeno pari. Negli Stati Uniti sono già state annunciate 25 class action e altre se ne prevedono nei prossimi giorni. Emendamenti Riforma del Senato: il Pd ha raggiunto un accordo e ha depositato solo tre emendamenti al disegno di legge Boschi che mettono d’accordo maggioranza e minoranza del partito. I senatori renziani si spingono a pronosticare per il 9 ottobre il voto finale sul testo, con un percorso fatto di sedute notturne e nel weekend. L’ostacolo più grande, ora, sono gli 85 milioni di emendamenti, presentati da Calderoli. Atto ostruzionistico che potrebbe essere bloccato dal presidente del Senato Pietro Grasso, indignato per quei «milioni di emendamenti, un’offesa alla dignità delle istituzioni». I tre emendamenti riguardano l’elettività dei senatori, le funzioni del Senato e quelle dei giudici costituzionali. Il punto più delicato viene risolto con una mediazione: spetterà ai consigli regionali eleggere i futuri senatori, ma le indicazioni saranno fornite dagli elettori con il voto. Intanto, nell’attesa di sapere se saranno ammessi tutti gli emendamenti sull’articolo 2 della riforma, i parlamentari renziani Andrea Marcucci e Franco Mirabelli hanno presentato «per sicurezza» un emendamento extrema ratio che abolisce il Senato. Se gli eventi dovessero precipitare, sarebbe questa «l’arma finale» per condurre in porto la riforma. Medicina La medicina difensiva, quella praticata da medici che temono di essere denunciati per errori e queindi prescrivono più esami del necessario, costa allo Stato 13 miliardi l’anno: il triplo dell’Imu sulla prima casa. D’altra parte, i dati dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici dicono che dal 1994 al 2013 le denunce contro medici accusati di avere sbagliato diagnosi o cura sono passate da 3.222 a 12.036. Tanto che gli assicuratori sono «in ritirata per l’aumento del contenzioso e la difficoltà di censire i rischi» (dossier Ania) (Stella, Cds). Ebook/1 Nei primi mesi di quest’anno i libri elettronici hanno perso negli Usa il 10%, mentre il settore si è fermato al 20%, la stessa quota che aveva 5 anni fa. Tra il 2008 e il 2010 le vendite di ebook erano aumentate del 1.260% e il 2015, secondo le previsioni, sarebbe stato quello del sorpasso sulla carta. Parallelamente a questa crisi dell’ebook si assiste sul territorio americano a una rinascita delle librerie indipendenti, date per spacciate con l’arrivo di Amazon e tornate a nuova vitalità: sono 2.227 nel 2015, erano 1.660 cinque anni fa. Il “New York Times” cita come esempio BookPeople , fondata nel 1970 ad Austin, in Texas, dove le vendite sono incrementate dell’11% nell’ultimo anno (De Santis, Rep). Ebook/2 In Italia il mercato dell’ebook sembra tenere. Nel 2014, secondo l’Istat, la lettura di ebook è cresciuta dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Tutto questo in un paese in cui a leggere almeno un libro all’anno sono solo 41 persone su cento (ibidem). Buoninconti Michele Buoninconti, 46 anni, vigile del fuoco, ha ucciso la mattina del 24 gennaio 2014 la moglie Elena Ceste, 37 anni, madre dei suoi quattro figli, per «un malato senso di possesso e per gelosia». E così, il pm di Asti Laura Deodato ha chiesto, in un processo con rito abbreviato, il massimo della pena: 30 anni di carcere per omicidio volontario premeditato e per occultamento di cadavere, aggravato dai vincoli di parentela. Bossetti Il colonnello Michele Lorusso, ora comandante del Ros di Torino, per 4 anni ha dato la caccia all’assassino di Yara. In tribunale, raccontando le fasi dell’arresto di Bossetti (16 giugno 2014): «Bossetti, appena vide arrivare i carabinieri in borghese che erano entrati nel cantiere di Seriate con la scusa di un controllo sugli extracomunitari, prova a fuggire. Lo si vede chiaramente in un filmato che abbiamo realizzato per evitare future contestazioni».