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 2015  settembre 23 Mercoledì calendario

OLIO «Ci sono un paio di agenti che non mi piacciono e Mino Raiola, procuratore di Paul Pogba, è uno di questi

OLIO «Ci sono un paio di agenti che non mi piacciono e Mino Raiola, procuratore di Paul Pogba, è uno di questi. Ho diffidato di lui dalla prima volta che l’ho incontrato. Il nostro primo meeting si rivelò un fiasco. Io e lui eravamo come l’acqua e l’olio. Raiola fu abile nell’ingraziarsi Paul e la sua famiglia, con il risultato che lui firmò per la Juventus» (Alex Ferguson). ARTE «Mi sono reso conto guardando gli allenamenti di mio figlio quanto lavorano a livello fisico. Fanno 2 ore e mezza intensissime. Noi ballerini magari ne facevamo 8, ma con tante pause. Io non so se ce l’avrei fatta a fare quello che fanno loro. La differenza è che il nostro allenamento sfocia in un’arte nobile» (Raffaele Paganini parlando del figlio Luca, centrocampista del Frosinone). DANNI «Ho capito che finché uno va bene in campo va bene anche fuori. Fuori dal campo io non faccio danni, non faccio male a nessuno. Vivo la mia vita, mi diverto, mi vedono in giro» (Radja Nainggolan). IMMAGINE «Io mi reputo una delle persone più serie nel mondo del calcio perché rispetto il lavoro degli altri e prima di tutto me stesso. Se la gente pensa male di me a causa della mia immagine, non me ne frega niente. A me interessa solo il giudizio della mia famiglia» (Antonio Floro Flores). SERENITA’ «Sono maturato parecchio dal ragazzino di tre anni fa, come uomo e come corridore. Mai ero arrivato alla fine di un anno così bene, le altre stagioni mi trascinavo. Guardando indietro, ho pagato la pressione e l’attesa che c’erano su di me. Ma non era facile, lo so. Adesso affronto la vita e il ciclismo con più serenità» (Moreno Moser). ATTENTI «Hamilton ha 49 punti su Sebastian quando mancano sei gare alla fine. È un bel margine, però non possiamo più distrarci. Il campionato è aperto e lo era anche prima, bisogna stare attenti a tutto. Quanto ha fatto vedere Vettel ci obbliga ad aprire gli occhi. Un tipo così è pericolosissimo» (Niki Lauda). RAGAZZINO «Era un ragazzino di 19 anni educato e sorridente. Quando arrivava al mattino salutava tutti, quando se ne andava faceva lo stesso. È uno che costruisce lo spirito di squadra, sono sicura che ci sia riuscito anche in Ferrari» (Fabiana Valenti, storica addetta stampa della Toro Rosso, ricordando Sebastian Vettel).