Rosario Murgida, MilanoFinanza 22/9/2015, 22 settembre 2015
DAGLI ANALISTI MAXI TAGLI AL TARGET
Tagli generalizzati dei rating e dei target price su Volkswagen da parte degli analisti. Secondo i broker, al di là dell’entità della multa, c’è un clamoroso danno di immagine per una società sempre propensa a sbandierare la sua affidabilità teutonica oltre alle possibili class action (vedere box a pagina 2). «Anche se la multa non sarà alta, la vicenda e i suoi sviluppi sono un disastro», ha per esempio affermato Heino Ruland, analista di Icf. Equinet ha parlato invece di una grande sconfitta per Volkswagen: «Vw non ha solo fallito nel rispettare le normative sulle emissioni. Hanno installato un software in grado di imbrogliare i test. Il rating passa da neutral a reduce e il target price da 180 a 145 euro». Un livello comunque superiore alla chiusura di ieri del titolo che, smaltita la sberla da ko tecnico, potrebbe anche rimbalzare. «Bel colpo, Volkswagen», è stato invece il commento ironico di Max Warburton, analista di Bernstein. «Vw ha un forte business globale valutato in modo modesto. Ha ancora i suoi punti di attrazione per gli investitori. Tuttavia questa vicenda imprevista è un colpo basso per dipendenti, azionisti e analisti». Warburton non usa mezzi termini: «Non c’è da essere ottimisti: si tratta di una vicenda davvero grave. Lo scenario migliore per Volkswagen è probabilmente il pagamento di una multa multimiliardaria, una condizione da paria nei rapporti con il governo Usa, un danno alla posizione di leadership nei diesel e un percorso di miglioramento più lento per il suo business nordamericano, già molto lontano dall’essere perfetto», ha sostenuto l’autorevole analista prevedendo comunque un recupero alla fine per Volkswagen ma anche conseguenze per l’intero settore in parte sotto forma di sfiducia tra i consumatori.
Non dissimile è il commento di Kepler Cheuvreux, che per spiegare il taglio del rating da buy ad hold e del target da 255 a 185 euro ha citato l’elemento di incertezza legale. Per il broker il gruppo tedesco può evitare l’ammontare massimo della multa di 18 miliardi collaborando con le autorità inquirenti ma i rischi sono elevati e spaziano dal pesante impatto sulle vendite a causa del blocco volontario alla commercializzazione dei modelli coinvolti al danno di immagine e ai costi dei richiami. Anche gli analisti di Commerzbank hanno posto sotto revisione il rating. «La vicenda è un brutto colpo per le auto diesel in generale visto che la casa tedesca è il maggior promotore della tecnologia dei diesel puliti», ha scritto l’analista Sascha Gommel. «Non mi stupirei di un avvicendamento al vertice».
Rosario Murgida, MilanoFinanza 22/9/2015