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 2015  settembre 22 Martedì calendario

APPUNTI MIKA – 


un tour di grande impatto teatrale realizzato con un’équipe tutta italiana (il 27 settembre a Milano, il 29 a Roma, il 30 a Firenze)

Giudice di X Factor e pop star molto amata nel nostro paese, Michael Holbrook Penniman Junior in arte Mika, celebrerà l’uscita del suo nuovo album “No Place in Heaven” con una serie di concerti che hanno avuto inizio con lo straordinario evento del 20 Giugno al Fabrique di Milano. Il tour proseguirà fino al 30 Settembre e toccherà, oltre a una seconda data Milanese, anche le città di Messina, Rimini, Roma e Firenze.
Ecco quindi l’elenco dei brani che tutti i fan del cantante potranno ascoltare durante le tappe del Mika Tour 2015:
– Toy Boy
– Popular Song
– Grace Kelly
– Blue Eyes
– Talk About You
– Big Girl
– Elle Me Dit
– Underwater
– Relax
– Origin Of Love
– Billy Brown
– Good Guys
– Boum Boum Boum
– Happy Ending
– Last Party
– Love Today
– We Are Golden
– Lollipop


Il contesto è molto fumettoso, come sempre: dalla scenografia, con un paesaggio urbano stilizzato in colori pastello, alla giacca di Mika, che al taglio elegante associa un patchwork di cuoricioni colorati.
L’inizio è calmo e sognante, con la quasi ninna nanna di Toy Boy cantata leggera. Poi entra la batteria e prima di lanciarsi in Popular Song il cantante anglo-libanese fa un lungo discorso introduttivo in italiano accattivandosi subito la platea. Se solo ce ne fosse stato bisogno, il pubblico viene completamente rapito subito dopo con Grace Kelly. Non è ancora tempo di riservare i pezzi da novanta per i bis, Mika il successo dei successi lo spara in partenza e oltretutto con una esecuzione strepitosa, dove mette in mostra l’intero ventaglio delle sue doti: a parte la voce con l’inarrivabile falsetto, la mimica e la capacità interpretativa sono contagiose e conquistano.

Il nuovo album, No Place In Heaven, uscirà solo settimana prossima. Dovrebbe mostrare un Mika più maturo, che guarda ai cantautori anglosassoni degli anni Settanta, da Billy Joel a Elton John. Forse anche per questo al centro del palco campeggia un pianoforte a coda. Per il momento però questo è soprattutto un elemento scenografico che il cantante usa in modo spettacolare, per sedersi mentre dialoga con il pubblico o scatenarcisi sopra ballando. In quanto ai nuovi pezzi vengono centellinati nel corso della scaletta, senza scossoni. Anzi, in alcuni casi riscuotendo lo stesso entusiasmo dei vecchi successi, anche perché Mika ha l’accortezza di proporre i singoli che il pubblico ha già avuto modo di conoscere come Talk About You, Boum Boum Boum e Good Guys. Per il resto lo show è una corsa attraverso i primi tre lavori costruito con il perfetto senso del ritmo che ogni concerto dovrebbe avere.

Mentre alle sue spalle la band è un sostegno imprescindibile, con il suo punto di forza in una sezione ritmica compatta e inventiva, Mika sembra avvertire con una sensibilità unica gli umori del pubblico, trascinandolo ma al tempo stesso cavalcandone l’entusiasmo come fosse su una tavola da surf. Inscena un dialogo con «la signora che sta in alto» suggerendole di farci tutti un po’ più «rotondetti» per lanciare Big Girl, si scatena con Relax, incita il pubblico a «convincerlo» a lanciarsi nella danza verso la fine di El Me Dit nonostante «sia un ballerino di merda» (cosa che ovviamente non è per nulla vera). Finale con tripudio di coriandoli e pubblico felice su We Are Golden e Love Today.

“No place in heaven” è il quarto album della carriera di Mika, esploso nel 2007 e dal successo stratosferico in tutto il mondo. Il disco è uscito il 15 giugno scorso per Casablanca Records, contiene 11 brani (15 nella versione deluxe e 17 in quella a edizione limitata) ed è in corsa verso il disco di platino. I singoli estratti dall’album sono “Boum Boum Boum”, “Talk about you”, “Last party”, “Good guys”, “Staring at the sun” e “All she wants“.

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Alla tecnologia, tanto amata dai suoi colleghi, Mika sostituisce uno “show fatto a mano, semplice ed efficace” che richiama le cose essenziali e mette al centro della scena il suo pianoforte. Infatti, oltre ad accompagnarci quasi la metà dei brani, all’occasione lo strumento si trasforma in una pista da ballo dove si esibisce in balli davvero esplosivi e diviene la cornice per le canzoni più intime.
L’evento al Fabrique è l’occasione per presentare ai fan No Place In Heaven, che uscirà il 15 giugno, e quale migliore occasione per cantare da Talk About You, Bum Bum Bum, Good Wife, all’omaggio Last Party fino a Good Guys, “i giovani ragazzi controcorrente”.
Senza sosta, Mika ripercorre gli esordi con Grace Kelly, Love Today e Relax, Take it Easy fino alle più recenti Celebrate, Origin of Love, Stardust e Popular Song. Per il suo primo concerto in lingua italiana, tanti ritmi e sonorità che rimandano al passato e una perfezione ormai riconosciuta nell’eseguire i falsetti uno dopo l’altro.
In due ore di spettacolo, Mika ci permette di entrare nel suo mondo e di conoscere “l’uomo che vorrei diventare”, quello senza più vergogna ma con una nuova consapevolezza di se e della sua libertà.
E assicura, “io cerco un posto in Paradiso ma se non c’è, va bene lo stesso".

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No Place in Heaven è un disco pop ricco di influenze ma di ingredienti semplici. Un album più pulito rispetto al passato. La progressione è stata naturale. Riprende le sonorità pop degli anni Settanta, quelle alla Billy Joel, Toss Rundgren ed Elton John. Ho scritto gran parte di testi e musiche ma ho collaborato con tantissimi artisti, tra cui Benny Benassi e Lucio Fabbri.

Di una semplicità totale. Tutto sarà collegato alla copertina del disco. Racconterò storie. Prenderò ispirazione dal futurismo italiano. Stiamo facendo i disegni proprio ora. Sarà surreale. Una dream sequence. Molte cose saranno fatte a mano senza schermi led, senza tecnologia, solo emozioni della strada. Ricreeremo un ambiente di fantasia su carta.