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 2015  settembre 19 Sabato calendario

LA SCUOLA DEI SUICIDI

I dati sull’apertura del nuovo anno scolastico in Giappone non sono ancora disponibili. Che sollievo. Volete sapere perché? Perché l’anno scorso, per i bambini e i ragazzi tra i 10 e i 19 anni, la principale causa di morte è stata il suicidio. E la netta maggioranza di questi suicidi ha avuto luogo il primo settembre, giorno della ripresa scolastica, con livelli statistici molto alti anche il 31 agosto e il 2 settembre. Proprio così: la scuola giapponese è talmente competitiva e gerarchizzata che un buon numero di alunni la vede con terrore, un terrore che può portare a togliersi la vita pur di non tornare in classe. Le statistiche ufficiali sono spaventose. I ragazzi si suicidano per paura (motivazione inedita anche rispetto alla cultura nipponica tradizionale), per non dover nuovamente affrontare selezioni durissime che consentiranno poi l’accesso alle università migliori o lo impediranno, per non avere ancora a che fare con compagni di classe organizzati secondo schemi mafiosi e aggressivi con il tacito consenso degli insegnanti, per non rischiare di deludere le attese dei genitori. Il fenomeno è talmente diffuso che il governo ha attivato una serie di “telefoni anti-suicidio“ nelle settimane cruciali. Ed è diventata molto popolare l’iniziativa di Maho Kawai, che nella sua libreria ha offerto asilo “a chiunque non se la senta di andare a scuola, ogni giorno e senza limiti di tempo”. Maho è stato accusato da alcuni di incoraggiare la violazione degli obblighi scolastici. Ma su Facebook ha avuto 60 mila grazie in ventiquattr’ore.