Rosario Dimito, Il Messaggero 20/9/2015, 20 settembre 2015
BAULI PORTA I PANETTONI NEL SUD EST ASIATICO
MILANO Panettoni, colombe, pandoro e cornetti Bauli sulle tavole asiatiche. Lo storico gruppo veronese, che rappresenta uno dei marchi dell’eccellenza dolciaria italiana, ha messo in cantiere un grosso progetto di investimento internazionale che potrebbe fargli compiere un salto dimensionale rafforzando uno dei fiori all’occhiello per il made in Italy. Bauli, infatti, secondo quanto ricostruito dal Messaggero presso fonti vicine alla società di Castel d’Azzano, e con il supporto della Simest controllata dalla Cdp e specializzata nel sostegno agli investimenti degli imprenditori nei nuovi mercati, sta redigendo uno studio di fattibilità per la costruzione di uno stabilimento nella regione geografica dell’Asia situata a Sud della Cina e a Nord dell’Australia, tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico.
Il piano, che sarebbe stato esaminato nei giorni scorsi nel consiglio della Simest, prevedrebbe la nascita di una società dove sviluppare la partnership. Simest avrebbe una quota minoranza qualificata (49%) a fronte di un esborso calcolato in 10 milioni circa, mentre il 51% sarebbe nel portafoglio di Bauli che dovrà investire attorno a 12-13 milioni.
I TEMPI
Ora il progetto dovrà essere sviluppato compiutamente e, comunque, l’esecuzione potrà avvenire almeno in un paio d’anni. Certamente per l’azienda, che da sempre colora di rosa il proprio marchio, questa rappresenta un’occasione storica nella direzione dell’aumento del fatturato, dei suoi margini e nella crescita della affermazione all’estero dove comunque, attualmente, esporta i panettoni, pandori e brioche in 68 paesi: dagli Stati Uniti all’Estonia, dalla Germania al Cile, dalla Svizzera al Paraguay.
«Ba-ba Bauli», «È Natale, è Bauli», «A Natale puoi», sono gli slogan che da molti anni accompagnano e spingono le campagne pubblicitarie dei panettoni della casa veronese e che sono da considerarsi le colonne sonore degli spot televisivi più famosi andati in onda in passato durante il periodo natalizio. Oltre al marchio omonimo, fondato nel 1922 da Ruggero Bauli, il gruppo opera con i marchi dell’azienda trevigiana Doria, acquisita nel 2006 e produttrice dei biscotti Bucaneve, Atene e Doriano; oltre che della Motta, Alemagna, Tartufone Motta, Trinidad e Gran Soffice acquisiti nell’estate 2009 dalla Nestlè e da cui è stato rilevato anche il sito produttivo di San Martino Buon Albergo, sempre nel veronese.
Il fatturato del gruppo si aggira sui 464 milioni, sviluppati su una superficie totale degli stabilimenti pari a 420.000 metri quadri, di cui 54.000 di magazzini presso i siti produttivi, con un totale medio di 1.214 dipendenti su quattro stabilimenti produttivi per complessive 31 linee di produzione e 27 centri distributivi.
Bauli conta 170 tipologie di prodotto e 697 referenze nel mercato dei prodotti da forno. La produzione si aggira sui 7 milioni di pandori, 8,2 milioni di panettoni tradizionali, circa 4 milioni di colombe tradizionali e 4 milioni di Uova di cioccolato, 180 milioni di cornetti, 14 milioni di treccine, 30 milioni di sfogliatini e altri prodotti a base di pasta sfogliata. Il 9 febbraio 2013 Bauli ha acquisito il gruppo Bistefani.