M. A., Il Messaggero 20/9/2015, 20 settembre 2015
MEIMARAKIS, IL POLITICO VINTAGE CHE METTE PAURA ALL’EX PREMIER
ATENE Stavolta, Alexis Tsipras, un concorrente ben attrezzato lo ha. E secondo alcuni sondaggi questo politico vintage, il pacato conservatore Vangelis Meimarakis, che pochi hanno visto e raramente senza cravatta, potrebbe superare nelle urne il leader della sinistra. Un po’ di voti, al candidato premier dei conservatori, uomo senza carisma ma affidabile, glieli porta la paura dei greci per le ondate di migranti che si stanno riversando sulle coste è un altro po’ glieli attira la disillusione di molti per le performance della sinistra al governo. E dunque, Meimarakis ieri ha pranzato in una taverna semi-periferica di Atene e ha ripetuto a tutti: «Vinco io o vince Tsipras, la situazione non cambia. Dobbiamo fare un governo insieme, per salvare la Grecia». Ma Tsipras non vuole l’unità nazionale. «Cambierà idea, lui è abituato alle capriole repentine». Per ora, Tsipras gli dà dell’ubriaco, ne ricorda spesso i guai giudiziari - quando Meimarakis nel governo di Samaras era ministro della Difesa fu coinvolto in uno scandalo sulle forniture militari - e ripete: «Rappresenta il vecchio ceto politico che ha affossato il nostro Paese». Eppure, Meimarakis sta piacendo.
AFFIDABILE
Viene percepito come affidabile. Come l’uomo d’esperienza che può supplire alle carenze del ragazzo rosso. Gli Stati Uniti e il Fondo monetario internazionale sembrano fare il tifo per lui. Le piazze ha saputo dimostrare di saperle riempire, anche se non è un animale da comizio. E non fa che ripetere: «Per essere più forti nella trattativa a Bruxelles, dobbiamo andarci tutti insieme, con un team trasversale». Il buon senso non pare fargli difetto. E quanto al programma, eccolo qui: «Aumentiamo le dimensioni delle privatizzazioni, per alleggerire i tagli imposti dall’austerity». In un sondaggio Meimarakis é stato giudicato più popolare di Tsipras, e in ogni caso la popolarità del premier dimissionario è scesa dal 70 al 45 per cento. E in questa decrescita il candidato moderato di Nuova Democrazia si é saputo moderatamente insinuare. Fino a stupirci, stasera, con il colpaccio?