Elena Stancanelli, la Repubblica 19/9/2015, 19 settembre 2015
I FIERI PASTI DELL’ORCA ASSASSINA
La balena è una “respiratrice cosciente”, cioè deve ricordarsi di respirare per non morire. Tanto che ha imparato a dormire con un emisfero del cervello alla volta. Se, come capita a noi, dovesse crollare, non so, ubriaca su un tavolino, rimarrebbe soffocata. Ma adesso non state lì a preoccuparvi di come dovrebbe essere quel tavolino e dell’etilismo delle balene, perché oggi dobbiamo parlare dell’orca, Orcinus Orca, cugina pestifera della balena. Detta allegramente assassina (Orcinus significa, tra le altre cose, colui che viene dal regno dei morti...) è infatti appassionata di omicidio. Vive in gruppi, detti pod, composti da una femmina, i suoi figli, un maschio e alcune altre femmine anziane e sterili. Comunica con i suoi amici attraverso un coso che ha sulla fronte, una specie di sonar, e si accoppia col suo maschio, quello che vive nel suo pod. Ma anche con altri maschi di pod vicini. In quel caso, quando l’orca partorisce figli di chissà quale pod, il maschio del suo pod se ne prende automaticamente cura, come fossero suoi. Si nutre di trichechi, squali, pinguini e uccelli marini. Qualche volta di esseri umani. Nel film “Un sapore di ruggine e ossa”, di Marion Cotillard. Come biasimarla? Chi di noi non lo farebbe, se ne avesse la possibilità?
Elena Stancanelli, la Repubblica 19/9/2015