Gabriele Parpiglia, Chi 16/9/2015, 16 settembre 2015
ERO MORTO LORO MI HANNO SALVATO
[Matteo Cambi]
Ieri in ambulanza c’ero io. Steso, perché avevo “pippato” troppa coca. Oggi, invece, sulla stessa ambulanza provo a dare una mano ai ragazzi che sbattono contro la vita». Ennesima rinascita, per Matteo Cambi. L’imprenditore che ha inventato il marchio Guru (quello con il logo della margherita), posa su “Chi” e presenta per la prima volta la moglie Stefania e la figlia Melissa. Dallo scorso quattro luglio Matteo ha saldato il suo debito di tre anni e mezzo con la giustizia (per bancarotta fraudolenta). Oggi è un uomo libero. «Stefania e Melissa mi hanno salvato. Stefania mi ha ripreso quando non avevo più niente, quando ero un drogato in miseria. Mi è stata accanto e un giorno le ho detto: “Sposami”. Mia figlia è la mia luce».
Cambi, come vive oggi?
«In primis, ringrazio Dio di essere in salute. Ho allontanato la cocaina dalla mia vita. Durante 1’affidamento in prova ai servizi sociali, mentre scontavo la pena, ho scelto di collaborare con l’assistenza pubblica di Parma e diventare soccorritore in ambulanza per tutte le emergenze in vari ospedali. Trasporto disabili, persone in fin di vita, faccio interventi per aiutare i giovani divorati dalla droga. La mia vita è cambiata, è cambiata molto».
Che cosa la colpisce di più in questa sua nuova esistenza?
«Gli incidenti stradali dove persone sfortunate perdono la vita. In quel momento bisogna avere sangue freddo».
Che fine ha fatto il Matteo Cambi che possedeva auto di lusso, aereo privato, yacht, e oltre 300 orologi? Che affittava il ristorante Cocchi di Parma tutto per sé o che festeggiava i compleanni da Carlo Cracco?
«È morto. Oggi so che cosa sono i valori, oggi ho una famiglia. Se non fossi cambiato, dopo il mio calvario beh... sarei morto sul serio».
Le mancano il mondo dello spettacolo e gli amori da copertina?
«No! In quel periodo troppo leggero della mia vita, ho rischiato... la vita. Oggi sto bene. Ero un ventenne partito con 20 milioni di vecchie lire. Sono arrivato a fatturare oltre 100 milioni di euro. Poi sono caduto in basso, sono diventato un tossicodipendente grave. Ma credo che la caduta mi abbia salvato».
Di quel mondo dorato c’è qualcuno che le è rimasto amico?
Quando sei solo e senza soldi in tasca, spariscono tutti e io non ho cercato nessuno, eccetto Flavio Briatore. È una persona stupenda, lo era ieri e lo è oggi».
Lei è tornato da sua moglie e sua figlia dopo anni di assenza. L’hanno perdonata?
«Lo spero. Ma io con loro resterò in debito a vita per la vita. Lo scriva».