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 2015  settembre 16 Mercoledì calendario

ANCHE CALVO SALUTA LA JUVE

Che succede alla Juventus? La peggior partenza in campionato della storia del club nasconde ben altri problemi rispetto alla presunta incapacità di Allegri di fare un buon secondo anno, come già era accaduto al Milan. È vero, il tecnico ci ha messo del suo, giocando le prime due partite (perse) con regista Padoin e la seconda (pareggiata) con Marchisio, prima di arretrare Hernanes.
Ma a fronte delle partenze di Tevez, Vidal e Pirlo, ad Allegri era stato promesso un top player che non è mai arrivato. E ora l’infortunio di Marchisio, che pare si sia rotto girando uno spot pubblicitario, aumenta i problemi a livello di campo. Ma è quello che succede in società che dovrebbe fare preoccupare.
Nascosta tra le pieghe della crisi di gioco, è apparsa la notizia dell’addio del direttore commerciale Francesco Calvo, passato al Barcellona. Dagospia ha raccontato che il motivo sarebbe affare personale tra lui e il presidente Andrea Agnelli, suo ex migliore amico e collega alla Philip Morris.
Ma l’addio di Calvo, artefice del maxi accordo di sponsorizzazione da 140 milioni con Adidas, potrebbe essere sintomo di un possibile allontanamento di Agnelli. Due settimane fa, quando il presidente John Elkann ha presentato il bilancio della cassaforte di famiglia Exor il bilancio della controllata Juventus Spa risultava pronto a tornare in utile (sarà pubblicato a giorni) dopo anni di segno meno. Gaudio e giubilo, ma i bilanci vanno anche letti. Innanzitutto al di là del possibile utile, ottenuto con la finale di Champions, i debiti dovrebbero stabilizzarsi intorno ai 200 milioni, non pochi, di cui 50 circa a tasso molto favorevole contratti con la stessa Exor, che così fa girare liquidità.
Poi, come ha scritto Franco Bechis su Libero, ci sono ben 17 avvertenze agli investitori in Exor che gli utili del club potrebbero diminuire. E 17 avvertenze sono molte, moltissime. E che qualcosa non stia andando per il verso giusto si evince guardando i movimenti di calciomercato di quest’estate, al di là delle partenze eccellenti. In due mesi la Juventus è quella che ha fatto più movimenti in Europa, acquistando 123 calciatori e cedendone 68. Numeri non in linea col resto del continente, dove lo United ne ha presi 18 e venduti 20, il Real 16 e 9 e il Bayern 11 e 7.
Un mercato del genere, con centinaia di giocatori comprati e venduti, lo faceva il Parma prima di fallire. Una boccata di aria fresca viene dal mega affare Continassa, coi terreni comprati sottocosto tre anni fa dal Comune di Torino per 12 milioni e rivenduti oggi a 24. Anche quest’operazione, però, ha più a che fare con l’alchimia finanziaria che con il calcio giocato, la cui crisi nera va quindi letta come il sintomo di una congiuntura negativa ben più pesante che sta investendo il club.