Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  settembre 15 Martedì calendario

Maghi per Sette - Ogni giorno 33mila italiani si rivolgono a maghi, chiromanti, medium e guaritori

Maghi per Sette - Ogni giorno 33mila italiani si rivolgono a maghi, chiromanti, medium e guaritori. Il giro d’affari è di 4 miliardi e mezzo di euro l’anno. I maghi, chiromanti e i guaritori presenti in Italia sono 151mila, di cui 125mila stranieri ed extracomunitari. Gli italiani che sono entrati a contatto con questo mondo sono 12 milioni, compresi quelli che si fanno leggere le carte per curiosità, o comprano in amuleto o un libro di magia. Gli italiani che si rivolgono ai maghi sono soprattutto donne (51%), con un’età media di 47 anni e livello di istruzione basso: il 37% ha la licenza elementare, il 43% il diploma di scuola media inferiore, il 13% il diploma e il 7% è laureato. La regione con più maghi è la Lombardia (2.800 operatori dell’occulto, 200mila clienti e un giro di affari annuo di 80 milioni). Segue il Lazio (2.500 maghi consultati da 160mila per un giro di affari di 75 milioni); poi la Sicilia (duemila operatori, 1.500 clienti, 75 milioni di affari) e la Campania (2.000 maghi, 145mila clienti e il giro di denaro da 70 milioni). Dal 1994 al 2014 sono state segnalate alle Procure 15mila le truffe dall’Osservatorio antiplagio. Solo 5 persone su 100 sporgono querela per denunciare raggiri. Uomini maghi: 51,2%; donne maghe: 48,8%. Età media: 40-59 anni. Titolo di studio: licenza media. Tipi di magia: bianca, rosa, nera, celtica, brasiliana, afroegiziana, imitativa, contagiosa, positiva, negativa, evocatoria ecc. Pratiche: astrologia, apparizioni, miracoli, allucinazioni, erbe magiche, sortilegi, malefici, numerologia, satanismo, invasamento, interpretazione di fenomeni naturali ecc. Come spiegano i loro poteri: da Dio (56,7%), dalla Natura (11%), da Forze Misteriose (21,3%), dai Demoni (3%), dalla Psiche (7,8%). Perché si fanno pagare: la magia è una professione (62,7%), il bene fatto va ricompensato (27,3%), non far pagare porta male (10%). Il professor Bruce Hood, docente di psicologia sperimentale, ritiene sia impossibile eliminare la superstizione: nel corso di milioni di anni di sviluppo, la mente umana si è adattata a ricavare teorie da situazioni non verificabili portando a prendere per buoni anche fenomeni inspiegabili. Il Divino Otelma vendeva una preghiera contro le zanzare (Ad delendam Zinzilam) al prezzo di 50 euro. Secondo gli antichi egizi, il dio della magia, di nome Heka, nacque subito dopo la creazione del mondo. La parola “heka” in greco divenne “mageia”, da cui l’italiano magia. L’imperatore Costanzo II nel 357 promulgò una disposizione con cui diffidava chiunque dal consultare maghi, astrologhi e aruspici. Chiunque non avesse obbedito ai suoi ordini avrebbe subìto la pena capitale. La frase «abhadda kedhabhra» (in aramaico: «Sparisci come questa parola») usata dagli antichi maghi per scacciare le malattie, è probabilmente all’origine della parola “abracadabra”. Quinto Sereno Sammonico, medico romano vissuto intorno al 200 dopo Cristo, la usava come incantesimo per mandar via la febbre: nella sua ricetta, abracadabra veniva scritto undici volte su un pezzo di papiro, ogni volta con una lettera in meno. Il paziente si legava il papiro attorno al collo con un filo di lino e lo portava per nove giorni, poi lo gettava dietro la spalla in un torrente che scorreva verso est. La cura, sopravvissuta nei secoli, venne usata persino come rimedio contro la Peste Nera. Keplero, che come «mathematicus» della provincia di Graz nel 1595 elaborò un oroscopo in cui prevedeva una serie di calamità: un inverno gelido, la fuga dei contadini dall’alta Austria e l’invasione turca. Indovinò tutto, ne fu orgoglioso ma da allora fu additato come profeta di sciagure ed evitato da tutti. Durante il suo primo soggiorno in Francia, Mussolini per raggranellare qualche soldo e poter mangiare s’improvvisò chiromante. Palmiro Togliatti ogni mattina si faceva i tarocchi e, come raccontò il suo medico, aveva un debole esoterico per la scamicia, che sarebbe la pelle di serpente. Sandro Pertini temeva malocchio, malefici e iella. La seduta spiritica, cui partecipò anche Romano Prodi, per scoprire dove fosse tenuto prigioniero Aldo Moro. In una casa di villeggiatura sull’Appennino emiliano, il tempo si era guastato e i villeggianti avevano rinunciato alla prevista passeggiata. Così avevano messo un piattino da caffè (o una tazzina o un bicchiere: le testimonianze non concordano) al centro di un grande foglio, ai cui bordi erano state scritte le lettere dell’alfabeto, vi avevano puntato tutti un dito sopra e avevano cominciato a porre domande su Moro. Il piattino, spostandosi sul foglio, compose il nome: G-R-A-D-O-L-I. Sedici giorni dopo in via Gradoli, a Roma, fu scoperta la base del brigatista Mario Moretti. spiritica di Romano Prodi (Ulivo) durante il sequestro Moro: «Era una domenica di uggia padana. Da Bologna raggiunsi con moglie e bambini, la casa di campagna del futuro ministro Alberto Clò dove c’erano Prodi e altri, tutti con mogli e figli. Li trovai già seduti a un tavolino con le dita su un bicchierino che sembrava muoversi da solo. Pensai a uno scherzo per farmi paura. ”Mi credono un ragazzo di campagna”, mi dissi. Cominciai a girare attorno al tavolino, guardando sopra e sotto, per scoprire il trucco. Ma facevano sul serio. Alla domanda: ”Dov’è Moro?”, dette la clamorosa risposta: ”Gradoli”. E proprio in via Gradoli a Roma, come si seppe mesi dopo, Moro era prigioniero delle Br». La mano di Obama, nei momenti più duri, stringe nella tasca destra la statuetta di un dio scimmia «Ti troverai senza denaro, ma le donne ti aiuteranno e determineranno il tuo successo. Dalle donne trarrai grandi profitti e dovrai fare numerose traversate oceaniche» (così disse una chiromante a Christian Dior nel ’19 alla fiera di Granville). Paolo Villaggio, in vacanza in Brasile con la moglie Maura, l’amico Adolfo Celi e la ex-moglie di lui, partecipò a una cerimonia di macumba nera: «A un certo punto entra una mucca tutta ingioiellata e le tagliano la testa. La macumbera, cilindro nero e sigaro, beve una tazza di sangue caldo. Noi agghiacciati. Ci chiede di scrivere un desiderio su un bigliettino e di metterlo in bocca. Poi va dal tizio vicino a Celi, e con la bocca piena di sangue gli aspira “il fagiolino del desiderio”. Celi, buonanima, rimane immobile. Tutti pensano: “È in trance”. Invece no, era semisvenuto. Mi avvicino e lui con un filo di voce esala: “Un taxi por favor”. Siamo scappati». Tra i rimedi dei curanderos, guaritori sudamericani: clisteri di latte, cataplasmi di patate lesse e foglie di maguey (un tipo di agave), uova di termiti intinte nel limone. “L’Express” di Colonia nel 2004 fece analizzare da una chiromante il calco della mano di Michael Schumacher. La «mano relativamente piccola» sarebbe «indizio di persona realistica con i piedi ben saldi sul terreno»; le dita, a loro volta piuttosto piccole, significano «intuizione spiccata»; il grosso pollice che contrasta con le dimensioni delle altre quattro dita sta per «energia che si sprigiona dal suo interno»; le linee della mano dicono «che pensa con il cuore, passionale in tutto quello che fa soprattutto nella vita privata». Manifestò preoccupazione per il taglio a croce che spezza la linea della vita. La veggente Jeane Dixon è ricordata per aver pronosticato la morte di John Kennedy durante il mandato. Però nessuno le ha mai rinfacciato di avere detto che il presidente Nixon avrebbe superato lo scandalo Watergate e che i Beatles sarebbero morti in un incidente aereo. Olimpia, madre di Alessandro Magno, per dare ascolto a un oracolo che le aveva predetto una vita gloriosa per il figlio nato alle dodici, trattenne le doglie fino a mezzogiorno. Galileo Galilei, che sbarcava il lunario compilando oroscopi a pagamento, predisse lunga vita a Ferdinando de’ Medici, che morì dodici giorni dopo il verdetto. William Lilly, mago passato alla storia per aver previsto l’incendio di Londra del 1666. Adolph Hitler decideva quando attaccare su consiglio dell’astrologo (un oroscopo del 1923 aveva preannunciato l’avvento di un uomo nato il suo stesso giorno destinato a scatenare «una crisi incontrollabile»). Eltsin aveva per astrologo personale un ex colonnello del Kgb. Juan Osco, sciamano andino, assunto dalla federcalcio peruviana per chiedergli assistenza nel match contro il Cile che avrebbe potuto qualificare il Perù ai Mondiali del 1998. Fu un tale disastro che Osco venne cacciato malamente. Niels Liedholm allenatore della Roma si portava sempre dietro Mario Maggi, guaritore e veggente di Busto Arsizio. Celebre l’esternazione del mago dopo la finale di Coppa Campioni persa col Liverpool: «Quella volta non mi dette retta: gli dissi che la Roma sarebbe andata ai rigori ma che lui non avrebbe dovuto mandare sul dischetto né Conti né Graziani». La fine del mondo secondo Nostradamus: quando Pasqua cadrà il 25 aprile, coincidenza che dal 1566 (anno di morte di Nostradamus) si è verificata quattro volte. La prossima: nel 2038.