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 2015  settembre 13 Domenica calendario

DIAMANTE DA 600 MILA EURO PER IL PRINCIPE DELLE TRUFFE CON SEDICI IDENTITÀ DIVERSE

Da una parte due orefici svizzerotti, dall’altra uno che di nome fa Drago. Nel mezzo un diamante da 600 mila euro. Attori e copione perfetti per una truffa che sarebbe piaciuta a Totò, andata in scena a Capriate San Gervasio, piccolo paese bergamasco affacciato sull’Adda.
Su un sito di vendite online viene messo all’asta un grosso diamante. All’annuncio risponde un sedicente uomo d’affari. Iniziano i contatti, si trova un’intesa sul prezzo, si fissa l’appuntamento. «Vediamoci a Capriate» propone il compratore. I due venditori elvetici arrivano puntuali: sorrisi e strette di mano, il riccone li fa salire a bordo della sua auto. Poi chiede di vedere il prezioso. E, già che c’è, si dice interessato anche al Rolex che vede al polso di uno degli svizzeri.
I modi sono affabili. Ma quando gli mettono diamante e orologio fra le mani, l’uomo balza fuori dall’auto in men che non si dica e sale a bordo di quella di un complice appostato lì vicino. I due svizzeri restano impietriti. Mentre cercano di realizzare l’accaduto arrivano i carabinieri, allertati da un passante che aveva notato movimenti sospetti. Ai militari basta raccogliere la descrizione dell’Arsenio Lupin per scoprire la sua vera identità: trattasi di Drago Dragutinovic, zingaro slavo nato nel Nuorese 36 anni fa, noto alle cronache come «Principe delle truffe». La sua carriera inizia a 11 anni con i primi furtarelli, prosegue con un raggiro da 60 mila euro ai danni di un’immobiliare milanese e nel 2011 culmina nel tentativo di rifilare un maxi pacco al proprietario di un palazzo nel Quadrilatero della moda.
Lo cercavano da vent’anni ma non era facile trovarlo, visto che era passato attraverso sedici identità diverse. Tornato in libertà, ha fatto centro: con il diamante da 600 mila euro è sparito nuovamente.
Marco Birolini, La Stampa 13/9/2015