ItaliaOggi 9/9/2015, 9 settembre 2015
DIRITTO
& ROVESCIO –
Anwar al Awlaki era un predicatore musulmano modello, perfettamente integrato nel sistema politico e culturale americano. Parlava un inglese perfetto, da upper class bostoniana. Era un arrampicatore sociale. Tant’è che venne ricevuto persino da Obama alla Casa Bianca. Dal pulpito della sua moschea (e anche sul web dove era seguitissimo) diceva ciò che gli americani volevano sentir dire: «Siamo venuti qui per costruire, non per distruggere». E aggiungeva: «Siamo il ponte tra l’America e un miliardo di musulmani nel mondo». Sennonché l’Fbi gli mise addosso gli occhi e scoprì che al Awlaki andava in un hotel di Washington con una prostituta. Saputo che l’Fbi sapeva, al Awlaki fece perdere le sue tracce e, dallo Yemen, divenne uno degli agitatori islamici più feroci e convincenti. Lui è dietro ala carneficina di Charlie Hebdo. Non gli riescono due attentati contro aerei di linea. Studia una uccisione in massa spettacolare negli Usa. E gli Usa reagiscono annientandolo con un drone. Tutto per via di una prostituta durante il Ramadan.
ItaliaOggi 9/9/2015