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 2015  settembre 09 Mercoledì calendario

BUIO «Non sono più tanto convinto di chiudere con il calcio. E’ finita l’estate, tra un paio di mesi alle cinque di pomeriggio in Versilia sarà buio…» (Marcello Lippi)

BUIO «Non sono più tanto convinto di chiudere con il calcio. E’ finita l’estate, tra un paio di mesi alle cinque di pomeriggio in Versilia sarà buio…» (Marcello Lippi). STRADE «A Strumica, dove abito, in Macedonia, ho aperto da tempo una scuola calcio, sono iscritti trecento ragazzi. Non cerco il campione, voglio far divertire i giovani. Meglio correre dietro a un pallone che prendere altre strade» (Goran Pandev). FIGLI «Ho comprato una casa a Milano e qualcos’altro in Argentina. Bisogna pur lasciare qualcosa ai figli...» (Mauro Icardi). CAMION «Colpa di Loris Capirossi. Papà guidava il suo camion, io ero di casa nell’ambiente. Un giorno, avevo quattro anni, papà tira fuori la minimoto e io mi metto a girare nel piazzale. Ma quando Loris esce dal camper, lo vedo e resto ipnotizzato: apro il gas, la moto si impenna, gran capocciata» (Danilo Petrucci, pilota della Ducati Pramac). RIALZO «Sebastian era preoccupato di lasciare una squadra con cui ha conquistato quattro titoli, gli ho spiegato che un conto è correre con un team che lotta per mantenersi ad alto livello, un conto correre con una squadra che certamente migliorerà, si va solo in rialzo. Non quest’anno, ma diventerà campione con la Ferrari, non ci sono dubbi» (Bernie Ecclestone a proposito di Vettel). MATTO «Mia madre mi ha sempre chiesto, scongiurato di non fare il matto in discesa, però in picchiata so andare e non mi tirerò certo indietro, se sarà necessario. Potrebbe esserlo: tutto si deciderà per pochi secondi, non si possono avere esitazioni in certi momenti» (Fabio Aru e la caccia alla maglia rossa della Vuelta). ERRORI «Oggi sono un ragazzo felice. E sereno. È un bel momento della mia vita, sotto tutti gli aspetti. Non mi manca niente. Perché tutti facciamo errori, una vita perfetta non esiste, non c’è mai stata, né esisterà. Così non ha senso avere pentimenti. Piuttosto è importante apprezzare il presente, le cose che hai. E questa mia giovinezza, le esperienze che sto facendo, sono incredibili» (Jorge Lorenzo). PALLE «Guarda, io faccio l’allenatore e so che quando ci sono situazioni di questo genere, ti dico una volgarità, le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue. E quindi se qualche vostro collega mi ha criticato per come ho svolto il ruolo di commentatore tv non me ne importa più di tanto» (Giovanni Trapattoni).