Affari&Finanza – la Repubblica 7/9/2015, 7 settembre 2015
SUPERBONUS UN’ALTRA WATERLOO PER HOLLANDE
Anais Ginori «Il mio nemico è la finanza». Così aveva detto François Hollande durante la campagna elettorale. Il leader socialista aveva promesso di “moralizzare” il mondo della finanza, tagliando stipendi d’oro e super bonus. Due anni e mezzo dopo il volto della sconfitta è quello di Michel Combes. L’ex patron di Alcatel-Lucent incassa una liquidazione di 13,7 milioni di euro e il governo assiste impotente. La sinistra al potere non ha fatto niente contro il presunto “nemico”, anche perché molti temevano che una legge per mettere un tetto a stipendi e bonus dei manager avrebbe danneggiato gli investimenti stranieri in Francia. «Sono scioccato», ha commentato il ministro dell’Economia, Emmanuel Macron a proposito di questo ennesimo “paracadute dorato”. Per molti elettori della gauche è l’ennesimo tradimento, dopo che Hollande ha cambiato politica economica varando un piano di sgravi per le imprese. Il caso di Combes sta insomma diventando il simbolo di una débâcle. L’ex patron di Alcatel-Lucent ha ottenuto un “golden parachute” da record, lasciando il gruppo dopo appena due anni in cui lo ha portato alla fusione con Nokia. “E’ la conferma che il lavoro che ho fatto ha valorizzato Alcatel-Lucent” risponde Combes, ora è diventato presidente di Numericable-Sfr. L’Autorité des marchés financiers, la Consob francese, ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali “irregolarità” nel calcolo della somma.
Affari&Finanza – la Repubblica 7/9/2015