varie, 8 settembre 2015
CASA «Considero l’Italia una specie di seconda casa, appena posso, da Montecarlo corro a Ventimiglia per una pasta, una pizza, un gelato
CASA «Considero l’Italia una specie di seconda casa, appena posso, da Montecarlo corro a Ventimiglia per una pasta, una pizza, un gelato. E qui da ragazzino sui kart è iniziata la mia carriera da pilota» (Lewis Hamilton). BIOLOGICO «Abbiamo vissuto qualcosa di fastidioso che non faceva parte del nostro Dna. Mi piacerebbe che il nuovo Parma vivesse un calcio veramente pulito e biologico significa senza veleni. Vorrei, ad esempio, che i tifosi avversari venissero qui come ospiti, non come nemici» (Nevio Scala, presidente del Parma rinato dopo il fallimento). SOMIGLIANZE «Conte è un perfezionista, il miglior che ho avuto. Allegri è un bravo allenatore arrivato al momento giusto: ha gestito il gruppo in maniera perfetta. Lippi è un grande motivatore, lui e Conte si assomigliano» (Simone Pepe e gli allenatori che ha avuto negli anni). SGUARDO «Ho imparato a parlare guardando la gente negli occhi. Con mio padre non ci riuscivo. In Senegal si insegna ai bambini ad abbassare la testa in presenza dell’adulto. Ora che sono uomo, però, davanti a papà alzo lo sguardo» (Babacar). BAMBINI «Doppio 1-0 contro Malta e Bulgaria? Quella di giovedì sera era una partita da non far vedere ai bambini. Quando giochi contro il Malta ti aspetti di vincere con un 5-0 semplice semplice e invece s’è vinto solo 1-0. Con la Bulgaria s’è fatto qualcosa in più» (Zdenek Zeman). LAUREA «Una laurea mancata in scienze politiche, studi lasciati a metà. La cosa di cui mia madre si è sempre rammaricata. Il volley mi ha preso che ero un ragazzo. È la mia cosa più importante, insieme alla mia compagna Dorotea e mia figlia di 6 anni Greta. Che mi ha cambiato la vita» (Gianlorenzo Blengini, nuovo ct della nazionale italiana di volley dopo le dimissioni di Berruto). PROPOSTE «Ho smesso da dieci anni, da allora ogni stagione è stata peggiore della precedente. All’inizio tanti mi chiedevano perché le cose andassero male, poi hanno smesso anche di domandarmelo. Quando è stato eletto il presidente Giomi mi sono proposta io: voglio aiutare i ragazzi, gli ho detto, seguirli negli allenamenti, mettere a disposizione la mia esperienza. Non mi ha risposto, si vede che non era interessato» (Fiona Maye la crisi dell’atletica italiana). RE «A conti fatti, potrebbe finire tutto nel giro di un paio d’anni, e quello che resta non è il campione. Ma va bene così, non sono mai stato il re a casa mia» (Rafa Nadal).