Filippo Facci, Libero 5/9/2015, 5 settembre 2015
OBIETTORI A SCACCHI
I funzionari statali che non rispettano le leggi, negli Stati Uniti, li mettono in galera. Se non rispettano le leggi per motivi religiosi, beh, li mettono in galera lo stesso. È successo a un’impiegata del Kentucky che rifiutava di rilasciare licenze matrimoniali alle coppie omosessuali: c’è stato dibattito e discorsi su obiezioni di coscienza, sì, ma alla fine è finita in galera lo stesso: perché è un paese serio e perché un dipendente pubblico è il principio deve applicare le leggi del governo per cui lavora. Ora vorrei sapere perché lo stesso principio non debba essere applicato anche in Italia per quel personale sanitario che rifiuta di applicare la 194, legge che oltretutto è stranoto ha fatto calare sensibilmente il numero degli aborti. Non si tratta di obiettori, ma perlopiù di truffatori: quasi il 90 per cento degli italiani è favorevole alla 194, ma ecco che i ginecologi obiettori sfiorano l’80 per cento, gli anestesi-
sti obiettori il 60, il personale paramedico il 50, poi ci sono regioni «tipiche» (Campania, Basilicata, Sicilia) in cui si sfiora il 90 per cento: forza, ditemi che sono i "profondi convincimenti" (e non ragioni di comodo e di carriera) a invertire le percentuali tra gli italiani e queste categorie; ditemi che Campania e Basilicata e Sicilia sono note per i loro «profondi convincimenti» etici. Un obiettore pro-life non è mica obbligato a fare ginecologo, così come un obiettore pacifista forse non dovrebbe scegliere la carriera militare.