Luca Pessina, La Gazzetta dello Sport 6/9/2015, 6 settembre 2015
MANCINI NUOVO PAPERONE. POI ALLEGRI E... MAZZARRI
Roberto Mancini è il nuovo paperone degli allenatori della Serie A. Il Mancio, coi suoi 4 milioni annui netti (più comodi bonus), al suo ritorno in Italia ha ottenuto da Erick Thohir fiducia illimitata sul mercato e un ingaggio da record per i target del nostro campionato. L’ex Galatasaray batte in questa speciale classifica i suoi colleghi più blasonati, come Massimiliano Allegri, fresco di rinnovo biennale con opzione a 3,5 milioni a stagione con la Juventus, dopo aver conquistato scudetto, Coppa Italia e la finale di Champions League al primo anno sulla panchina dei bianconeri e ora pure la Supercoppa. Il tecnico nerazzurro è sempre più in vetta anche grazie all’addio di Rafa Benitez dalla panchina del Napoli (in direzione Real Madrid) e può superare Antonio Conte, che si ferma a 4 milioni come c.t. della Nazionale (l’ex Juve arriva a questa cifra con l’aiuto della Puma). È curioso che il suo primo inseguitore tra i tecnici dei club di Serie A sia sempre a libro paga del club di Corso Vittorio Emanuele: si tratta di quel Walter Mazzarri che percepirà 3,5 milioni (proprio come Allegri) fino a giugno 2016.
Ma sono entrambe le milanesi, assolute protagoniste del mercato e a caccia di rilancio, ad avere problemi di abbondanza in panchina. I rossoneri si sono affidati a un emergente come Sinisa Mihajlovic per ritornare il Europa. L’ex Sampdoria può sorridere con il suo biennale da circa 2 milioni l’anno, meno il club di via Aldo Rossi, che al momento si ritrova con tre tecnici da stipendiare. Fino al termine della stagione ci saranno infatti i 2,4 milioni per Clarence Seedorf e il milione e mezzo che spetta a Filippo Inzaghi (per un totale di 11 milioni lordi alla voce allenatori). Magra consolazione che i cugini nerazzurri ne dovranno sborsare ben 14 (sempre lordi) tra Mazzarri e Mancini.
Non proprio sperperi, ma anche a Firenze sanno cosa vuol dire il termine abbondanza. Dopo l’esonero di Montella (che resta a libro paga per 1,4 milioni), il nuovo progetto è stato affidato a Paulo Sousa, che cerca la consacrazione dopo aver fatto bene al Basilea. L’ingaggio da un milione a stagione conferma quanto i Della Valle credano nel portoghese. Spending review invece in casa Napoli, che saluta Benitez e accoglie Sarri (il toscano poco più di un quarto dello spagnolo). Tagli anche in casa Samp, dove Zenga percepisce ben 500mila euro meno del predecessore Miha.
Lo «scettro» di meno pagato spetta a Giampaolo (200mila euro), chiamato all’arduo compito di salvare nuovamente l’Empoli. Ma replicare la stagione dei record di Sarri sembra, al momento, davvero complicato.