Antonio Padellaro, il Fatto Quotidiano 6/9/2015, 6 settembre 2015
IL CORPICINO DI AYLAN HA FERMATO GLI SCIACALLI
La foto del corpicino del piccolo Aylan ci commuove tutti ma non smuove di una virgola il problema dell’invasione dei clandestini. Cosa volete che faccia l’Europa? Un paio di riunioni, qualche documento e in Italia continuerà la guerra tra i nostri poveri a cui viene tolto quel poco che hanno per darlo ai nuovi poveri che vengono dal mare.
Attilio
Non sono d’accordo: forse ancora troppo lentamente, ma qualcosa si muove. L’annuncio della cancelliera Merkel che sospende le clausole di Dublino e concede ospitalità per 800 mila profughi siriani, non è cosa da poco. È il segnale di una Germania che non vuole più assistere impotente alla dissoluzione dell’Europa sotto la pressione dei flussi migratori. Soprattutto se la fine dell’Unione rischia di coincidere con l’avanzata delle destre oltranziste che a est, e non solo in Ungheria, si presentano con le lugubri parole d’ordine di un risorgente fascismo. Nel ‘39 i governanti europei per essersi cullati nell’indifferenza e per non avere avuto il coraggio di fronteggiare le dittature nazifasciste condussero le loro nazioni nell’inferno della guerra. E poche situazioni sono completamente diverse, ma egoismi e stupidità politica, purtroppo, sembrano le stesse nel Vecchio continente. Avete notato come anche da noi le mosche cocchiere delle destra xenofoba (Libero e Giornale in testa) hanno subito bollato come “ipocrita” la scelta di pubblicare l’immagine del bimbo annegato? Hanno capito che quel corpicino senza vita ha come improvvisamente fermato l’insopportabile sciacallaggio che per mesi e mesi ci ha martellato da tutte le tv, attraverso gli argomenti gutturali dei leghisti di Neanderthal e dei loro accoliti. Certo, i vari Del Debbio che ne hanno fatto il loro business non rinunceranno facilmente alle maschere con la bava alla bocca e anche la balla idiota dell’africano fancazzista che protesta per le lasagne scotte mentre i poveri anziani italiani sono costretti a cercare cibo nei cassonetti resterà un cavallo di battaglia del talk-becerume. Ma Salvini, che è più intelligente dei suoi ventriloqui (non ci vuole molto) già sembra più cauto nelle sue apparizioni pubbliche. Forse, avrà capito che sciacallare voti sulla pelle dei morti, soprattutto quando sono bambini, non rende più. Anzi, nell’opinione pubblica comincia a provocare noia e disgusto e a rendere più incalzante una domanda su questa demagogia un tanto al chilo. Possibile che il leader leghista non sia stato capace di comunicare una soluzione realistica, una sola, oltre a blaterare di “genocidio” degli italiani sommersi e poi spazzati via (sempre secondo questo delirio), da milioni di feroci clandestini?
Possibile che per risolvere il problema immigrazione il Matteo Due, che vuole scalzare da Palazzo Chigi il Matteo Uno, non abbia trovato di meglio che l’ideona di attrezzare le piattaforme petrolifere abbandonate nelle acque territoriali dove selezionare chi ha diritto all’accoglienza e chi no? Scherzi a parte nella tragedia.
Antonio Padellaro, il Fatto Quotidiano 6/9/2015