il Fatto Quotidiano 6/9/2015, 6 settembre 2015
COME FUNZIONA LA NUOVA LEGGE: TUTTO IN MANO A CHI RACCOGLIE FONDI
La legge con cui il governo Letta ha abolito progressivamente il finanziamento pubblico ai partiti li consegna in definitiva alle strutture di fundraising (raccolta fondi) interne e peraltro non costa sensibilmente meno all’erario. Primo punto: i rimborsi elettori spariranno dal 2017, nel frattempo – rispetto ai 91 milioni iniziali – quest’anno sono dimezzati e nel 2016 ridotti del 75%. In compenso i partiti – almeno quelli che decidono di registrarsi presso l’apposita commissione della Camera, cosa che il M5S non ha fatto – hanno avuto la possibilità di avere il 2xmille dalla dichiarazione dei redditi dei cittadini che decidano di concederglielo: la spesa ha un limite (9,6 milioni nel 2015; 27,7 milioni nel 2016; 45,1 milioni dal 2017 in poi). L’altra fonte di finanziamento privilegiato sono le cosiddette erogazioni liberali dei privati, che beneficiano di una detrazione fiscale del 26% fino a una spesa massima per l’erario di 15,65 milioni. Infine i partiti hanno diritto a Cassa integrazione e contratti di solidarietà straordinari per 11,25 milioni di euro l’anno a decorrere dal 2016.
il Fatto Quotidiano 6/9/2015