ItaliaOggi 1/9/2015, 1 settembre 2015
DIRITTO
& ROVESCIO –
Il presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi, ha preso il coraggio a quattro mani e ha detto finalmente quel che pensa da sempre. E cioè che «il sindacato in Italia è stato un fattore di ritardo: ha fatto ritardare tanto sia l’efficienza sia la competitività complessiva del Paese». E poi ha aggiunto, riferendosi evidentemente ai propositi di Renzi: «A uno che dice che riduce le tasse noi facciamo un tifo spietato». Gli ha subito risposto il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, Pd, ex sindacalista della Cgil che imputa a Squinzi «una lettura perlomeno ingenerosa e sicuramente di parte. Posizioni semplicistiche, le sue, che non servono a nessuno, in questo momento di crisi, segnato dalla complessità dei problemi e dalla necessità della massima convergenza se si vuole perseguire la crescita del Paese». Avete capito che cosa vuol fare Damiano? Io no. L’importate è divagare, par di capire. Cipputi non sarebbe d’accordo. E infatti non vota o vota altrove.
ItaliaOggi 1/9/2015