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 2015  agosto 30 Domenica calendario

COME TI VENDO MUBARAK, 20 ANNI DI ASTE FOLLI SU EBAY

È il 2009, una bambina britannica di 10 anni, stanca delle lamentele della nonna, decide di metterla all’asta su eBay. Zoe Pemberton aveva raccontato di non sopportare più la 61enne Marion Goodall perché era una “non comune e seccatrice”. Salvo aggiungere sul profilo di vendita che era anche “coccolona e amante dell’enigmistica”. Per lei, sul famoso sito di aste online, erano arrivate 27 offerte, l’ultima di 2 mila sterline. Gli esseri umani, spiegarono i responsabili di eBay prima di cancellare l’annuncio, non si possono comprare né vendere. Eppure negli anni c’è chi ha provato a fare l’uno e l’altro.
DUE DECENNI DI STORIA, IL COMPLEANNO A SAN JOSE
Il 3 settembre, eBay compie 20 anni, due decenni che si possono scandire al ritmo di vendite impossibili ma anche al ritmo di una storia societaria di alti e bassi, fino all’attuale fatturato di 83 miliardi di dollari. L’azienda, con sede a San Jose, fu fondata dal 48enne informatico Pierre Omidyar nel 1995: si chiamava AuctionWeb e fu ufficialmente lanciata con la vendita di un puntatore laser rotto, acquistato da un collezionista per meno di 15 dollari. Da allora, il portale è cresciuto, ha cambiato nome e si è rafforzato nel mercato delle transazioni online con l’acquisizione del sistema di pagamenti PayPal, nel 2002, che lo ha reso autonomo. Fino a luglio di quest’anno quando PayPal si è smarcato, lasciando eBay ad affrontare la competizione con Amazon, con il colosso cinese Alibaba e anche con Google e Facebook, pronti a lanciarsi nell’e-commerce. Tanto più che, nell’ultimo anno, il sito ha affrontato un calo di utenti (complice un furto informatico di dati) e il licenziamento di 2400 dipendenti.
LA LAUREA NON MI SERVE, LA VENDO
Non è cambiato, però, il variegato catalogo delle vendite curiose e impossibili, stilato tra 800 milioni di aste, 25 milioni di venditori attivi e circa 157 milioni di acquirenti. Due giorni fa, ad esempio, Stephanie Ritter ha messo simbolicamente all’asta la sua laurea in Teatro, conseguita alla Florida State University. Chiede 50.000 dollari per coprire il debito maturato durante gli anni accademici. “Non potrebbe valere meno” ha raccontato al sito americano BuzzFeed. Un affare: insieme al pezzo di carta, l’acquirente potrebbe ricevere un tour dell’università, la descrizione dei luoghi dove avrebbe teoricamente studiato, mangiato o fatto feste, l’accesso agli album di Facebook di Stephanie per racimolare i ricordi, un tour della città e tè e caffè ad ogni sosta.
LA TAZZINA DI CORBYN E LA SFIDA POLITICA
Si è conclusa il 27 agosto, invece, l’asta per conquistare la tazza del caffè usata da Jeremy Corbyn, il candidato alla segreteria del partito labourista inglese, icona anti Blair e idolo delle masse. Il bicchiere di carta usa e getta è stato acquistato per 51 dollari da una studentessa di Oxford di 21 anni che ha dichiarato di volerlo usare per bere Porto e Champagne con i componenti dell’associazione studentesca del partito conservatore.
PAESI, TRAGEDIE E VIOLAZIONE DELLA POLICY
A maggio del 2006, un cittadino australiano cercò di vendere la Nuova Zelanda Prezzo di partenza, un centesimo. Prima che il sito si accorgesse dell’annuncio e lo eliminasse per violazione della policy, le offerte avevano raggiunto quota 3 mila dollari. Sempre un simpatico australiano, nel 2012, provò a vendere il relitto della Costa Concordia: “interni rovinati dall’acqua” e impossibilità di rimpiazzare i tappeti. Ci furono 57 offerte, più di mille dollari prima che i responsabili della divisione australiana decidessero che, forse, non era il caso lasciare che gli utenti scherzassero sulle tragedie.
I SOUVENIER DELLE STAR: I CAPELLI DI BRITNEY
A febbraio 2007, in un annuncio furono messi all’asta i capelli della cantante pop Britney Spears: lei fece scalpore per essersi rasata a zero in un momento non brillante della sua carriera e l’asta (che partiva da mille dollari) fu bloccata dal sito. Nessuno ha mai scoperto se i capelli fossero davvero i suoi. Come nessuno saprà mai se è vero che qualcuno abbia provato a vendere un sandwich smozzicato di Justin Timberlake
QUANDO LA PROTESTA CIVILE VA ALL’ASTA
“Acquista il tuo personale dittatore egiziano usato! Il presidente Hosni Mubarak ha 82 anni. Attualmente è il Presidente della Repubblica Araba d’Egitto e ha ricoperto questa posizione per 30 anni. Non perdete l’occasione di acquistare il vostro personalissimo despota, nessun cambio, nessuna resa”: l’annuncio, nel 2011, è rimasto online per settimane.
Virginia Della Sala, il Fatto Quotidiano 30/8/2015