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 2015  agosto 25 Martedì calendario

Risulta che ci sono tre persone (due a Toronto e una a San Antonio in Texas) che si sono suicidate perché scoperti nelle liste di fedifraghi o aspiranti tali sul sito AshleyMadison

Risulta che ci sono tre persone (due a Toronto e una a San Antonio in Texas) che si sono suicidate perché scoperti nelle liste di fedifraghi o aspiranti tali sul sito AshleyMadison.com. Queste liste sono state rese note da un gruppo di hacker che si fa chiamare Impact Team. Fondato nel 2001 dalla società Avid Life Media, Ashley Madison è visitato da circa 124 milioni di utenti mensili. La sua caratterisctica principale è che si rivolge esplicitamente a persone sposate, o con un compagno fisso, che vogliono intrattenere una relazione extraconiugale (il motto è: «Life is short, have an affair»). I dati (nomi, indirizzi email, preferenze sessuali eccetera) sono stati trafugati un mese fa: gli hacker avevano chiesto al sito di cessare l’attività, altrimenti li avrebbero resi noti. E così è stato, dato che l’azienda non ha ceduto al ricatto. Non è sicuro che l’intento dei pirati informatici sia quello di punire i fedifraghi: potrebbero essere stati pagati da qualche società rivale, oppure potrebbero essere degli ex dipendenti o, ancora, qualcuno con l’intenzione di colpire le false promesse di privacy fatte da AshleyMadison agli iscritti. La società aveva infatti reclamizzato un servizio che, per soli 19 dollari, avrebbe consentito agli utenti di cancellare per sempre ogni informazione personale. Un servizio che ha portato nel 2014 quasi due milioni di dollari nelle casse dell’azienda, ma che non ha mai funzionato. Inoltre i pirati informatici hanno fatto sapere che «il 90-95% dei veri utilizzatori è di sesso maschile», mentre gran parte dei profili femminili è stato creato dalla stessa società per attirare gli uomini. Ora la Avid Life Media, che controlla il sito, ha messo una taglia di 500mila dollari per avere informazioni sugli hacker, mentre due studi canadesi hanno presentato una class action da 578 milioni di dollari contro la stessa Avid Life Media, per conto di alcuni cittadini canadesi che hanno trovato i propri profili online. Tra i clienti famosi di AshleyMadison, sono stati smascherati la star tv Josh Duggar («sono stato il peggiore degli ipocriti», ha ammesso), e il procuratore della Florida, Jeffrey Ashton (nel suo profilo aveva scritto che cercava «qualcuno con fantasie, con cui passare all’azione», ma dice di averlo fatto per curiosità «senza mai andare oltre»).