Andrea Di Biase, MilanoFinanza 28/8/2015, 28 agosto 2015
MARCHIONNE GUIDERÀ PURE FERRARI
Sergio Marchionne potrebbe essere nominato amministratore delegato della Ferrari quando l’attuale ad Amedeo Felisa, nei prossimi mesi, lascerà il volante della rossa, ufficialmente per andare in pensione. Lo riportava ieri l’agenzia Bloomberg, secondo cui in casa Fca sono già in corso riflessioni sulla sostituzione di Felisa, che ancora non sono comunque approdate a una decisione definitiva.
Felisa, 68 anni, è entrato a Maranello nel 1990 ed è diventato amministratore delegato nel 2008. Secondo le indiscrezioni riportate da Bloomberg, che non sono state commentate né da Fca né da Ferrari, Felisa potrebbe mantenere un ruolo di consulente per la Rossa. Marchionne, oltre a essere ceo di Fca, è subentrato alla presidenza di Ferrari l’anno scorso prendendo il posto di Luca di Montezemolo, anche in vista della prossima ipo della casa di Maranello a Wall Street, che passerà prima dal collocamento sul mercato di un pacchetto azionario del 10%, mentre solo nel 2016 ci sarà lo scorporo dal perimetro del gruppo Fiat Chrysler della Rossa, che si troverà come azionista di maggioranza relativa Exor, con Piero Ferrari che rimarrà socio con il 10%. A questi due snodi cruciali nella storia del Cavallino, come anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 18 giugno, potrebbe dunque non presenziare Felisa. Da tempo si vociferava infatti che il manager milanese, in Ferrari da 25 anni e braccio destro di Montezemolo negli anni della sua gestione, stesse valutando l’addio dall’incarico. Tanto che un anno fa di questi tempi, quando i dissidi tra Marchionne e Montezemolo stavano ormai per emergere (la defenestrazione dell’ex numero uno di Confindustria è avvenuta a settembre), alcuni osservatori sostenevano che con Montezemolo anche Felisa avrebbe lasciato il suo incarico. Così non andò, ma negli ultimi giorni, tuttavia, i rumors si sono moltiplicati. Oltre ai motivi noti, infatti, il manager non avrebbe gradito molto la «normalizzazione» della Ferrari imposta dalla cura Marchionne. Una linea che imporrebbe alla Rossa quelle procedure tipiche di una grande casa automobilistica che invece non fanno il caso, secondo Felisa, di un’azienda come Ferrari, marchio unico nel contesto internazionale delle quattro ruote. Le indiscrezioni in merito all’addio di Felisa e all’arrivo di Marchionne alla guida della Rossa sono state accolte positivamente dal mercato: ieri a Piazza Affari il titolo Fca ha chiuso a 12,87 euro, in rialzo del 2,96%.
Andrea Di Biase, MilanoFinanza 28/8/2015