Luisa Leone, MilanoFinanza 26/8/2015, 26 agosto 2015
ECCO IL PIANO IMMOBILI DI FERROVIE
Il vento delle privatizzazioni soffia anche sul mattone delle Ferrovie. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, per le prossime operazioni di cessione Fs cercherà di dare priorità allo strumento dei fondi immobiliari, proprio per adottare anche in questo business non strategico logiche il più possibile di mercato, immediatamente valutabili dai potenziali investitori interessati all’apertura del capitale del gruppo.
Un indirizzo strategico già presente nei documenti che accompagnano il bilancio 2014 di Fs Sistemi Urbani, la controllata del gruppo che è incaricata delle valorizzazioni, e che si starebbe rafforzando nell’ambito della redazione del nuovo piano industriale della compagnia ferroviaria, da scrivere proprio in vista della privatizzazione.
Di certo il ricorso ai fondi immobiliari è già previsto per alcune operazioni in rampa di lancio, come quella con CdpI sgr per l’housing sociale a Milano, o quella di Bologna per l’area di Ravone, per la quale sono arrivate le ultime autorizzazioni necessarie. Per Milano invece il via libero definitivo è atteso per settembre, anche se prima della pausa estiva è stato siglato un accordo preliminare con Regione e Comune. Accordo che se finalizzato permetterà di costruire circa mille alloggi di edilizia residenziale pubblica nelle aree Fs a Rogoredo, Greco e Lambrate. Non è finita qui. A Milano le Ferrovie hanno in ballo anche un imponente piano di sviluppo immobiliare, da 500 mila mq, nelle aree Farini, Porta Genova e Porta Romana, e si attende solo l’ok definitivo dalle amministrazioni per lanciare il bando di gara con cui sarà selezionato lo sviluppatore. Anche questo tassello dovrebbe andare a posto entro settembre, dando così il la a un’operazione che con l’housing sociale, vale 2 miliardi di euro. Anche la valorizzazione di Bologna ha due facce, la prima relativa all’area di Ravone e la seconda che prevede la costruzione di residenze universitarie, per le quali si sarebbero già fatti avanti potenziali interessati. Manifestazioni d’interesse informali anche per le aree da cedere attorno allo scalo di Mestre, per la cui trasformazione in senso residenziale e alberghiero erano state avviate con la precedente amministrazione cittadina colloqui che dovrebbero riprendere a breve con il nuovo sindaco. Altro dossier caldo è la valorizzazione delle aree intorno a Porta Susa a Torino, dove l’idea sarebbe realizzare una torre gemella di quella disegnata per Intesa Sanpaolo dal Renzo Piano, magari con destinazione d’uso diversa, anche alberghiera. Ancora, nei prossimi mesi Ferrovie sarà impegnata a valorizzare l’area di Porta al Prato a Firenze, dove al posto delle vecchie officine ferroviarie sorgerà un nuovo quartiere, dopo il recente ok della giunta al progetto. Infine a Roma continua la valorizzazione dell’area adiacente la stazione Tiburtina. Qui un lotto sarebbe in procinto di passare all’università La Sapienza e altri due sarebbero nel mirino rispettivamente di un investitore pubblico e uno privato. Ma c’è anche un’importante novità: la trasformazione da direzionale a residenziale della destinazione d’uso di alcuni lotti.
Luisa Leone, MilanoFinanza 26/8/2015