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 2015  agosto 26 Mercoledì calendario

CASA «Con me Abramovich è sempre stato un signore. Quando ci vediamo, mi ripete sempre “il Chelsea è casa tua”

CASA «Con me Abramovich è sempre stato un signore. Quando ci vediamo, mi ripete sempre “il Chelsea è casa tua”. Non è vero, ma è bello sentirselo dire» (Claudio Ranieri). GHETTO «Io vengo dalla banlieue, dal ghetto di Parigi. Giocavo tutto il pomeriggio in un campo di calcetto. Le squadre della zona mi volevano ma io dicevo sempre no. Non volevo lasciare i genitori» (l’attaccante del Sassuolo Gregoire Defrel). MOSTRO «Mi hanno dato addosso come se avessi ammazzato un cristiano. Non è così. Qualcuno mi vuole far passare come un mostro e questo non mi sta bene. Ho fatto un errore, punto. Ma io in mezzo al gruppo ho anche tanti amici, colleghi con i quali rido e scherzo, con i quali ho un’ottima relazione» (Vincenzo Nibali dopo l’esclusione dalla Vuelta per essersi aggrappato per una breve tratto di corsa all’ammiraglia). MASCHERE «Anch’io ho avuto le mie debolezze, i miei momenti difficili. Ma mi ritengo una persona fortunata, sono soddisfatta della donna che sono oggi. Man mano che passano gli anni acquisti più sicurezza in te stessa e lo sport ti aiuta a essere determinata, a credere nei tuoi sogni, nei tuoi ideali, a porti un obiettivo e raggiungerlo. Tra pregi e difetti cerco di mettermi in discussione, di imparare. E poi piaccio perché non ho maschere» (Francesca Piccinini). SORPRESE «Balotelli? Ha girato l’Europa ed è già stato al Milan. Credo che possiamo aspettarci quanto abbiamo visto in questi anni, nessuna sorpresa…» (Gigi Riva). RIVINCITE «Rivincite? Adesso no, quando avrò segnato tanti gol magari ci saranno» (Mattia Destro, in cerca di un rilancio a Bologna). RABBIA «In 9 stagioni Nba ho fatto i playoff solo due volte. Sento la rabbia in senso positivo e la voglia di sentirmi parte di un gruppo vincente per costruire qualcosa più grande del tuo orticello. Segnare 20 punti a partita nella Nba è figo ma ha sempre meno importanza» (Andrea Bargnani). VICEVERSA «Giusto per chiarire le cose: io e il team abbiamo deciso di comune accordo la strategia di gara. La scuderia mi dà il suo sostegno e viceversa: questo è quanto ci fa essere squadra. La nostra strategia non è mai stata rischiosa in nessun momento: la Ferrari non è da biasimare» (Sebastian Vettel a proposito della gomma scoppiata al Gran Premio di Spa).