Gianluca Rossetti, il Fatto Quotidiano 26/8/2015, 26 agosto 2015
ANDREOTTI, B. E IL PROFESSORE: CL SEMPRE DALLA PARTE GIUSTA
La prima edizione del Meeting di Rimini è andata in scena dal 23 al 31 agosto 1980. Quell’anno furono uccisi Walter Tobagi e Piersanti Mattarella. Tre settimane prima, il 2 agosto, una bomba provocò la strage alla stazione di Bologna. Ospite d’onore era Giulio Andreotti. Da quel momento, anno dopo anno, il Meeting ha acquisito sempre più appeal fino a diventare l’appuntamento politico più atteso dell’estate. Anche perché Comunione e liberazione, muovendosi tra economia, lobbying e partiti, si è sempre messa in favore di vento. Invitando sempre i politici più in voga. Cl ha bisogno della politica e la politica di Cl. Ogni anno non è mai mancato l’invito al premier o al capo dello Stato. Così il Meeting è stato andreottiano al suo esordio, socialista negli anni di gloria di Craxi e Martelli (Bettino non ci è mai andato, ma i suoi sì), pro-Caf (Craxi, Andreotti, Forlani) a fine anni 80. Sempre e comunque governativi, i ciellini. Dopo un paio d’anni di sbandamento causa Tangentopoli, Cl ritrova la sua ragion d’essere sposando senza riserve il berlusconismo. E da lì è stato un lungo abbraccio all’ex Cavaliere. Salvo qualche breve interruzione dovuta alle vittorie di Romano Prodi, nel 1996 e nel 2006, e dall’ascesa di D’Alema, prima, e di Veltroni, poi. Ma vicini a Cl negli anni Duemila ci sono stati anche Rutelli, Tremonti e Fini. Negli ultimi anni, poi, nonostante un po’ di appannamento, a Rimini ci sono andati tutti: Napolitano, Monti, Letta. Renzi l’anno scorso li aveva snobbati. Quest’anno si è ravveduto. E Cl gongola.