Maurizio Porro, Corriere della sera 26/8/2015, 26 agosto 2015
Ettore Scola, romano nato a Trevico, è un grande regista italiano, uno capace di iniziare brillante, commediante all’italiana, grottesco vignettista, non a caso amico di Fellini cui ha dedicato la sua ultima fatica, diventando poi acuto ritrattista di tipologie nostrane, paesaggista di anni poveri ma belli e poi ricchi ma delusi, tanto che oggi ha deciso, non solo per l’età, di mettersi a riposo
Ettore Scola, romano nato a Trevico, è un grande regista italiano, uno capace di iniziare brillante, commediante all’italiana, grottesco vignettista, non a caso amico di Fellini cui ha dedicato la sua ultima fatica, diventando poi acuto ritrattista di tipologie nostrane, paesaggista di anni poveri ma belli e poi ricchi ma delusi, tanto che oggi ha deciso, non solo per l’età, di mettersi a riposo. La tv ogni tanto lo ricorda, basterebbero due suoi titoli ’70 a metterlo nella storia del cinema, C’eravamo tanto amati e Una giornata particolare . Il Dramma della gelosia , scritto con Age e Scarpelli, primo incontro con Marcello Mastroianni (subito Palma d’oro a Cannes) terzo lato d’un irresistibile triangolo folk formato da Monica Vitti e Giancarlo Giannini, è una commedia basata sulla sottocultura pop da canzonette. Quindi non solo un fotoromanzo di amore e gelosia aggiornato tra una fioraia post chapliniana, un operaio comunista (c’era il Pci…) e un pizzaiolo con baffetto alla Mimì, ma la gustosa satira di quei modi di dire, pensare e sentire. Il citato cast è irresistibile: ciascuno si diverte giocando con carriere diverse, la Vitti fa dimenticare Antonioni e Mastroianni va in vacanza da Fellini come Giannini dalla Wertmüller. Sempre di Scola, potendosi sdoppiare o registrare, è da recuperare alle 16 su Rai3 Gente di Roma , 2003, una giornata romana da un’alba all’altra, molto particolare, pezzi di vita, il razzismo quotidiano, la manifestazione in P.za San Giovanni del 2002 con Nanni Moretti, epoca girotondina, anticipando il tema della migrazione, di una civiltà multiculturale e quindi purtroppo multirazzista. Il film, il suo primo digitale, annovera quasi casualmente mezzo cinema italiano, compresi Foà, Fassari, Mastandrea, Ravello, Colangeli, la Sandrelli e Ivano de Matteo, oggi un bravo regista di «bella gente» italiana. Ma ci sono anche Fo, la Mannoia, De Gregori, Barbarossa, parole e musica, tutti a inseguire la realtà, come insegnava Zavattini. © RIPRODUZIONE RISERVATA Dramma della gelosia di Ettore Scola, 1970 Rai5, ore 16 Pagina Corrente Pag. 47 Immagini della pagina Visualizza :