varie, 25 agosto 2015
CHIACCHIERATE
«Ricordo una nostra chiacchierata prima di Fiorentina-Liverpool di Champions. Gli dissi che lo avrei provato da falso 9, era titubante ma la sua personalità prevalse e disse ok. Fece 2 gol» (Cesare Prandelli parlando di Stevan Jovetic).
SVOLTE «Per le svolte non c’è un’età più o meno giusta. Quando arriva, arriva. E se uno si sente forte, deve dimostrarlo senza paura. La gente si aspetta tanto da me, lo so» (Alessio Romagnoli).
DADO «Il dado è tratto, non posso tornare indietro. Non posso trascinare i compagni con questo stato d’animo. Mi volevano mandare via a gennaio e io sono rimasto perché sapevo di essere importante: adesso il momento è il contrario, mi manca la famiglia, il Betis e la mia città» (l’esterno spagnolo della Fiorentina Joaquin).
REGALO «Forse, per questa impresa, mi farò un regalo. Non ho ancora deciso cosa, ma farò un giro in centro e se vedrò una cosa che mi piace, dirò “questa è per il gol alla Juve a Torino”» (l’attaccante dell’Udinese Cyryl Thereau).
INFERNO «No, non mi mette pressione che ci ritengano la Juve della B. Lavoriamo sodo, guido ragazzi tosti e consci di quale sia il traguardo. La B è un inferno. Non mancheranno passaggi complicati dove maturità e forza del gruppo faranno la differenza» (il tecnico del Cagliari Massimo Rastelli).
STANCO «L’esperienza mi ha insegnato che è duro affrontare i due Masters 1000 americani consecutivamente, perciò non ho giocato a Montreal per essere più fresco. Ha funzionato, ma se fosse andata male avrei comunque avuto la possibilità di allenarmi senza la fatica alle spalle di due settimane di partite al caldo umido e sul cemento. Infatti, rispetto a un anno fa, mi sento molto meno stanco» (Roger Federer, arrivato in gran forma agli Us Open).
FISICO «Non credo che giocando in una grande potrei fare di più perché il mio fisico non può reggere tre gare in 7 giorni e non avrei una squadra tutta per me come è stato in questi due anni a Verona» (Luca Toni).
DANZA «Mi sono esercitato tutto lo scorso anno in una grande stanza luminosa. Accendevo la musica, per lo più pop di quello che ti fa venir voglia di scatenarti, e cominciavo a fare stretching, poi dei passi di danza: questo perché in acqua mi trovo bene, fuori, avendo le leve lunghe, non riesco a coordinare braccia e gambe. Ballare mi ha aiutato molto, attivavo una catena motoria e certi muscoli che abitualmente non uso» (Gregorio Paltrinieri).